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Libri Moderni

D`Arzo, Silvio

Casa d'altri / Silvio D'Arzo

Abstract: Un classico, un grande racconto della letteratura italiana che Eugenio Montale, alla sua prima uscita, dichiarò "perfetto". Amato dai critici, punto di riferimento per gli scrittori della seconda metà del Novecento, mito per tanti giovani, assolutamente sconosciuto nelle antologie scolastiche, Casa d'altri di Silvio D'Arzo è una di quelle opere che sfidano il tempo, il mercato editoriale, le mode e le disattenzioni dei professori. II racconto si apre con l'abbaiare di cani che annunciano la morte di uno dei pochi abitanti del paese di Monseli-ce, un abbaiare che diventa "sirena del mondo alla fine" e allarga silenzi tra montagne sperdute dell'Appennino reggiano. I protagonisti sono una vecchia lavandaia di nome Zelinda, che tutti i giorni, anche nel crudo inverno, porta a lavare i panni nel fiume accompagnata da una capra, e il suo alter ego, un prete vecchio, un Falstaff dall'ironia sottile, drammaticamente sperduto anch'egli fra tramonti viola, in un paese dove ci sono "sette case, sette tetti e montagne fin che si vuole". Giorgio Manganelli definì questo "lungo racconto", piuttosto anomalo nella tradizione letteraria del nostro Novecento, una "tragedia teologica". La domanda che la vecchia Zelinda deve rivolgere al prete è la spinta che conduce il racconto verso la fine, con una tensione creata non dai fatti ma dal ritmo della scrittura, attraverso una prosodia ossessiva, musicale. Silvio D'Arzo riesce a dare il tono al racconto tra "sospensione e silenzio" con questi due vecchi che affrontano in due modi diversi la morte, in un mondo che non gli appartiene, in un mondo "ostile", diventato all'improvviso "casa d'altri". D'Arzo, come i protagonisti del suo racconto, è un "esiliato" dal mondo, non ha un destino e non ha un nome ma solo "pseudonimi". Il suo paese-rifugio non sarà Reggio Emilia, dov'è nato, ma la "Contea inglese" della letteratura, luogo privilegiato in cui cercare le risposte al senso ultimo della vita. D'Arzo è uno scrittore che apre diversi interrogativi sulla nostra letteratura, dove i "marginali" indicano strade, invitano alla ricerca, affrontano "il senso finale del nostro esistere" senza un cielo sopra la testa. La tragica beffa del destino volle che uno dei capolavori della nostra letteratura del Novecento uscisse postumo da Vallecchi nel 1952, proprio l'anno in cui Silvio D'Arzo, appena trentaduenne, lasciava questo mondo che non amava, non riamato. Guido Conti


Titolo e contributi: Casa d'altri / Silvio D'Arzo

Pubblicazione: Parma : Monte Università Parma, 2006

Descrizione fisica: 84 p. ; 22 cm

Serie: BelleStorie. Narrativa ; 2

ISBN: 8878470473

EAN: 9788878470477

Data:2006

Lingua: Italiano (lingua del testo, colonna sonora, ecc.)

Paese: Italia

Nomi: (Editore)

Classi: 853.914 Narrativa italiana. 1945-1999 [22]

Dati generali (100)
  • Tipo di data: monografia edita in un solo anno
  • Data di pubblicazione: 2006

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Sommacampagna SOMMA 853.9 DAR 23-27202 Su scaffale Disponibile
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Ultime recensioni inserite

Ho conosciuto  il libro attraverso il gruppo di lettura di Sommacampagna.
Scrittura magistrale.  Si possono respirare gli odori della terra, si è avvolti dai colori, dai rumori e dai silenzi. I due personaggi del racconto sono perfetti, la storia gira intorno al senso della vita;  è la vita, da accettare nella sua crudezza...
 

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