La Biblioteca pubblica del Comune di Marano di Valpolicella fu istituita ufficialmente il 29 settembre 1971 come servizio rivolto a tutta la cittadinanza avente compiti di informazione, ricreazione e cultura. Dopo alcuni anni nei salni parrocchiali, la sede fu spostata in Piazza della Comunità a Valgatara, sopra alla sala civica Silvestri, dove si trova tuttora.
Le attività culturali della Biblioteca sono molteplici e in questi anni un ruolo molto importante di ausilio è stato dato dalla Commissione Biblioteca, che coinvolge alcune persone volenterose del Comune di Marano di Valpolicella e che offrono il loro tempo per allietare la vita culturale del terriorio.
La Biblioteca possiede circa 15.000 documenti, composti in prevalenza da libri, DVD e Cd musicali. Possiede inoltre una piccola emeroteca con la possibilità di sfogliare quotidiani e riviste.
La Biblioteca possiede un'area di specializzazione dedicata alla Storia del Novecento, specialmente quella che si riferisce alla Prima Guerra Mondiale.
Nel 2011 è stata creata una bella stanza dedicata ai più piccoli, dove i genitori possono leggere e intrattenersi con i propri bambini.
Il 9 giugno del 2012 la Biblioteca Comunale è stata intitolata alla memora di Paolo Gelmini (1963-2009).
Fino al 1997 la biblioteca fu gestita da svariate persone che, per i primi anni a titolo di volontariato e successivamente con incarichi collaborativi, la fecero crescere senza quella continuità auspicata per un servizio così importante.
Questa continuità arrivò nel 1997, con l’assunzione a dipendente comunale del dr. Paolo Gelmini e con la creazione nella dotazione organica del Comune di Marano di Valpolicella di un posto di bibliotecario.
Grazie alla sua precedente esperienza bibliotecaria all’Università di Verona, Gelmini seppe dare nuovo impulso alla biblioteca comunale sia con un incremento organico del patrimonio librario sia con una elevata professionalità sempre al passo con i tempi.
Davanti alla diversificazione dell’utenza bibliotecaria e al moltiplicarsi di offerte informative con l’inizio degli anni 2000 anche le biblioteche sono state chiamate a rafforzarsi e a studiare dei piani di collaborazione collettiva.
Ecco perché proprio il dr. Gelmini si fece portavoce e ispiratore di un primo progetto finalizzato alla creazione di una rete di cooperazione interbibliotecaria fra tutti i comuni della Valpolicella, Pescantina, Negrar, San Pietro in Cariano, Sant’anna d’Alfaedo, Fumane, Sant’Ambrogio di Valpolicella e appunto Marano di Valpolicella.
Il progetto, denominato ARCEVA, mirava alla creazione di un archivio centrale elettronico delle biblioteche della Valpolicella con relativo catalogo collettivo capace di soddisfare adeguatamente le domande e i bisogni dell’intera comunità.
Grazie agli sforzi del dr. Gelmini, segretario del progetto ARCEVA, nel 2003 la stessa provincia di Verona iniziò a pensare ad un progetto più esteso che comprendesse i comuni dell’intera provincia.
Anche in questo caso il progetto vide Paolo Gelmini come uno dei principali interlocutori, in quanto rappresentante per la Valpolicella all’interno della Commissione tecnica addetta ad elaborare il nuovo sistema bibliotecario provinciale veronese (SBPvr).
Nell’ottobre del 2004 il SBPvr si avvia: oltre 30 biblioteche entrarono in rete con un nuovo catalogo collettivo, un nuovo sistema di interprestito e un sistema di coordinamento delle acquisizioni bibliografiche.
Il dr. Gelmini dal 2004 fino alla prematura morte mantenne la sua carica di responsabile per la Valpolicella all’interno della Commissione tecnica, garantendo il suo notevole apporto professionale alla crescita del sistema bibliotecario che oggi annovera più di 60 biblioteche, un patrimonio bibliografico di oltre 600.000 documenti ed oltre 100.000 utenti che usufruiscono ogni giorno di questo splendido servizio.
Grazie anche alla sua incessante opera la piccola biblioteca di Marano di Valpolicella e tutti i suoi fruitori possono ora disporre di uno scibile sempre più vasto e sempre più raggiungibile.