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× Nomi Simenon, Georges

Trovati 936 documenti.

Le sorelle Lacroix
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Simenon, Georges

Le sorelle Lacroix

Adelphi, 21/06/2022

Abstract: "Ogni famiglia ha uno scheletro nell'armadio" scrive Simenon in epigrafe a questo romanzo. Nel caso della famiglia in questione lo scheletro è un segreto che lega da anni due sorelle. Un segreto che, rimosso e purulento, non può che trasudare odio. Tant'è: il collante che tiene uniti, nella solida dimora borghese di Bayeux, le figlie del notaio Lacroix, il marito di una di loro e i rispettivi figli è unicamente l'odio, un odio così spesso e pesante che sembra di poterlo toccare, un odio che si esprime attraverso sguardi, ammiccamenti, bisbigli – ed esplode non di rado in violente scenate. Ma l'odio suscita anche desideri di vendetta, e nella casa delle sorelle Lacroix ogni gesto ha il sapore della vendetta: un tentativo di avvelenamento non meno che un suicidio, perfino il lasciarsi morire di inedia di una giovane donna che a molti pare una specie di santa. Una volta penetrato in questa atmosfera intossicata da rancori e sospetti, il lettore vi rimarrà invischiato, e non potrà che andare avanti, tra fascinazione e orrore.

Pena la morte e altri racconti
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Simenon, Georges

Pena la morte e altri racconti

Adelphi, 23/08/2022

Abstract: "È quasi sempre difficile, se non impossibile, sapere come e soprattutto quando le cose hanno avuto inizio, ma lui lo sapeva, al minuto, addirittura al secondo. Ci pensava di continuo, con la stessa cupezza, la stessa rabbia di un uomo nel pieno delle forze che all'improvviso scopre di essere minato da una malattia subdola. In che modo gli si era insinuata in testa quell'idea?"Non si trattava di germi, infatti, ma di un'idea. Anche un'idea può presentarsi come una macchiolina da nulla alla quale sulle prime non prestiamo attenzione. Poi cominciamo a sbirciarla ogni tanto. Abbiamo l'impressione che cresca, che si allarghi. Ci sforziamo di farla sparire, ed è un po' come se ci grattassimo un foruncolo: continua a ingrandirsi, sempre più rapidamente, finché un giorno siamo costretti ad andare dal medico."Solo che di medici, per il suo caso, non ce n'erano".

Dietro le quinte della polizia
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Simenon, Georges

Dietro le quinte della polizia

Adelphi, 29/11/2022

Abstract: È lo stesso commissario Maigret, nelle sue "Memorie", a raccontare (in una esilarante "mise en abyme") co­me gli era capitato di far visitare i locali della Poli­zia giudiziaria a uno scrittorello dotato di "giova­nile sfrontatezza", tale Georges Sim. Nella realtà fu Xavier Guichard, che ne era il direttore, a pro­porre, all'inizio degli anni Trenta, a un Simenon che di Maigret ne aveva già pubblicati una mezza dozzina, di trascorrere qualche giorno al Quai des Orfèvres: giusto per rendere più verosimili il suo personaggio e l'ambiente in cui si muoveva. Lui non se lo fece ripetere due volte e ne approfittò anche per scrivere una serie di articoli. Tuttavia, poiché (come il lettore ha già potuto constatare nei tre precedenti volumi dei reportage) non di rado il romanziere eclissa il giornalista, non solo Simenon annota spunti per i suoi futuri romanzi, ma si toglie lo sfizio di raccontare celebri inchie­ste, casi giudiziari clamorosi, aneddoti singolari. Dai quali emerge anche uno spaccato della Parigi dell'epoca, con la fauna dei suoi quartieri malfa­mati, gli immigrati delle periferie, i ricchi borghe­si delle strade eleganti, i piccoli artigiani degli ar­rondissement più poveri: una Parigi che già allora cominciava a cambiare profondamente – e che oggi è quasi del tutto scomparsa. Così com'è scomparsa quella polizia di cui Simenon ci mostra all'opera gli ultimi esemplari, e della quale non nasconde di rimpiangere i metodi sbrigativi ma efficaci.

L'orsacchiotto
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Simenon, Georges

L'orsacchiotto

Adelphi, 14/02/2023

Abstract: Un uomo appagato, il professor Jean Cha­bot: ginecologo di fama, comproprietario di una clinica e responsabile della Materni­tà di Port-­Royal, un appartamento di dodi­ci stanze al Bois de Boulogne, una moglie, tre figli e una segretaria­ amante che si è assunta il compito di "evitargli ogni mini­ma seccatura". Tra le seccature da cui lo ha sbarazzato c'è stata anche la giovanissima inserviente della clinica che lui aveva pre­so una notte, mentre era semiaddormen­tata, e che gli era parsa "qualcosa di tenero e commovente come un orsacchiotto nel letto di un bambino". Nell'apprendere che era stata licenziata, però, Chabot non aveva reagito: in fondo, con lei aveva passato solo poche ore. Né era sembrato particolarmen­te scosso dalla notizia che l'avevano ripe­scata nella Senna. E che era incinta. Ep­pure, nella liscia, smaltata superficie della sua sicurezza cominciano ad aprirsi delle crepe, e lui ha come l'impressione che al centro della sua vita si sia spalancato un vuoto. Per di più, da qualche settimana ve­de un giovane – il fidanzato del suo "orsacchiotto"? Un fratello? – lasciargli sotto il tergicristallo della macchina, senza na­scondersi, quasi a sfidarlo, dei biglietti in cui gli annuncia: "Ti ucciderò". Ma lui non ha paura di morire, anzi. Gli è perfino capitato diverse volte di "sfiorare sorriden­do il calcio della pistola" che teneva in un cassetto della scrivania e che da un certo momento in poi si è messo in tasca... An­cora una volta Simenon segue, come lui solo sa fare, il percorso di un uomo alla ri­cerca di una verità nascosta sotto le ma­schere che si è imposto – di quello, insom­ma, che Simenon stesso chiama "l'uomo nudo".

Delitto impunito
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Simenon, Georges

Delitto impunito

Adelphi, 27/06/2023

Abstract: "Lo ucciderò". Non pensa ad altro Élie, da quando, nella pensione della signora Lange che è ormai diventata il suo rifugio e la sua tana, è arrivato Michel. Ventidue anni, capelli scuri e lisci, gli occhi di un ne­ro profondo, la carnagione olivastra, Mi­chel è il rampollo di un'agiata famiglia ro­mena, ha la stanza migliore, viene nutrito e coccolato, e tutte le sere raggiunge nei bar di Liegi un gruppo di connazionali. Élie in­vece ha una zazzera rossiccia e crespa, lab­bra carnose e occhi sporgenti che lo fanno assomigliare a un rospo; sbarcato tre anni prima dalla natìa Vilnius per preparare un dottorato in matematica, occupa una stan­za che non può permettersi di riscaldare, mangia pochissimo, esce di rado, non ha amici. Per Michel, convinto com'è che tut­ti debbano amarlo, non è stato difficile se­durre la figlia della signora Lange, quella Louise nella cui schiva presenza Élie ha sem­pre trovato "un che di dolce, di rasserenan­te". E lui, Élie, se n'è accorto, perché una sera li ha visti baciarsi – e perché li guarda, o­gni pomeriggio, dal buco della serratura, i­norridito e affascinato al tempo stesso. Sì, deve fare giustizia Élie, deve eliminare quel­l'intruso che è venuto a sconvolgere il suo quieto universo. Quell'uomo "felice in tut­to e per tutto, sempre e comunque, in ogni momento della giornata". E lo farà – o al­meno crederà di averlo fatto. Ma, ventisei anni dopo, in un paesino minerario del­l'Arizona, se lo ritroverà davanti...

I misteri del Grand-Saint-Georges e altri racconti
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Simenon, Georges

I misteri del Grand-Saint-Georges e altri racconti

Adelphi, 12/09/2023

Abstract: "Il centro abitato più vicino era una piccola frazione. All'altezza della prima casa, una misera catapecchia, la macchina aveva deviato e si era fermata davanti alla porta. Ma ormai era ripartita, e dall'abitazione non filtrava alcun chiarore."Anche stavolta Schultz bussò con il manico del frustino: nessuna risposta. Allora girò il chiavistello ed entrò."Buio pesto. Il vetturino aveva paura e non riusciva a trovare i fiammiferi. Urtò contro una poltrona e gli parve che vi fosse seduto qualcuno."Finalmente recuperò i fiammiferi, ne accese uno e soffocò un grido: sulla vecchia poltrona c'era un uomo immobile, con gli occhi spalancati...".

Gli altri
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Simenon, Georges

Gli altri

Adelphi, 07/11/2023

Abstract: "Lo zio Antoine è morto martedì, vigilia di O­gnissanti, probabilmente intorno alle undici di sera. Quella stessa notte Colette ha tentato di buttarsi dalla finestra". Ha un incipit brusco e drammatico questo romanzo (scritto, caso più u­nico che raro nella vasta produzione di Simenon, in forma di diario), che ci immerge nell'atmosfe­ra soffocante di una città di provincia – universo angusto e abitudinario, con le sue rigide gerar­chie sociali, i suoi riti immutabili e, soprattutto, il peso schiacciante dello sguardo altrui sul desti­no degli individui. Attraverso il racconto dell'au­tore del diario, "un mediocre soddisfatto", e tuttavia capace di una visione lucida e disincan­tata della realtà, Simenon amplia l'orizzonte narrativo e mette in scena, come lui solo sa fare, la rappresentazione tragicomica della famiglia Huet, dilaniata da conflitti latenti e malcelati rancori, da rivalità e tradimenti. In attesa delle esequie dello zio, e soprattutto dell'apertura del testamento, verranno alla luce fragilità e solitudini, ambizioni e frustrazioni, meschinità e bas­sezze – ma anche, per una volta, virtù morali, e perfino eroismi.

L'America in automobile
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Simenon, Georges

L'America in automobile

Adelphi, 28/11/2023

Abstract: Nell'ottobre del 1945 Georges Simenon sbarca a New York, ansioso di lasciarsi alle spalle le turbo­lenze degli anni di guerra, le accuse di collabora­zionismo e le minacce di epurazione. Con la mo­glie Tigy e il figlio Marc si stabilisce in Canada, nel Nouveau-­Brunswick – ma è agli Stati Uniti che guar­da. E, per conoscere meglio il paese dove comince­rà una nuova vita, parte al volante di una Chevro­let per un viaggio di cinquemila chilometri, che dal Maine lo porterà sino a Sarasota, sul Golfo del Messico. Ad attirarlo, come sempre, non sono le città – anche se confesserà che a New York si sente perfettamente a suo agio –, ma la gente e "i piccoli particolari della quotidianità": tutto ciò che può offrire ai suoi lettori "un'immagine più intima" degli Stati Uniti. Lui che aveva sempre captato, o­vunque nel mondo, un disperato e insoddisfatto bisogno di dignità, finirà per essere conquistato dalla "forte tensione verso l'allegria e la gioia di vivere" che sprigionano le semplici ed essenziali case americane, dalla cordialità (o meglio: la fa­miliarità) che regola i rapporti di lavoro, dalla fiducia in sé stessi che le scuole sanno inculcare negli studenti, dalla squisita cortesia degli abitanti del Sud – che nelle relazioni mettono "quel qual­cosa di impercettibile e affascinante" che rende tanto preziosa l'esistenza – e scoprirà che proprio qui, nella sua nuova patria, vige "un tipo di vita che ... tiene conto più di qualsiasi altro della dignità dell'uomo".

La prigione
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Simenon, Georges

La prigione

Adelphi, 30/01/2024

Abstract: "Quanti mesi, quanti anni ci vogliono perché un bambino diventi un ragazzo, e un ragazzo un uomo?". Ad Alain Poitaud, direttore appena trentaduenne di un settimanale di enorme successo, bastano poche ore per smettere di essere l'uomo che è stato e "diventare un altro". Accade in una piovosa sera di ottobre, allorché, tornando a casa per cambiarsi in vista di una cena in compagnia della moglie Jacqueline e della piccola corte di cui è solito circondarsi, trova ad aspettarlo davanti al portone un ispettore della Polizia giudiziaria. Poco dopo, al Quai des Orfèvres, si sentirà dire che Jacqueline ha ucciso la sorella minore, Adrienne, con un colpo di pistola, chiudendosi poi in un mutismo assoluto. La stampa ci metterà poco a scoprire che con Adrienne, per parecchi anni, Alain è andato a letto regolarmente, e parlerà di "dramma della gelosia", ma lui – l'uomo cinico, superficiale, mondano, il donnaiolo incallito sempre pronto a fare dell'ironia – comincerà a chiedersi quale sia stato il vero motivo di quel gesto. E mentre la polizia conduce la sua indagine, si interrogherà su quella giovane donna accondiscendente e discreta (tanto che fin dall'inizio l'ha chiamata Micetta), che ha sposato quasi per gioco, che gli è sempre stata accanto senza chiedere niente – ma, soprattutto, in un crescendo di smarrimento e di angoscia, si interrogherà su se stesso.

La camera azzurra
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Libri Moderni

Simenon, Georges

La camera azzurra / Georges Simenon ; traduzione di Marina Di Leo

Milano : Adelphi, 2003

Biblioteca Adelphi ; 444

Abstract: Una passione amorosa spinta fino all'ossessione e all'omicidio. br "Sei così bello" gli aveva detto un giorno Andrée "che vorrei poter fare l'amore con te in piazza, davanti a tutti...". Quella volta Tony aveva avuto un sorriso da maschio soddisfatto: perché era ancora soltanto un gioco, perché mai nessuna donna gli aveva dato più piacere di lei - "un piacere totale, animalesco, senza secondi fini, e mai seguito da disgusto, o imbarazzo, o stanchezza". Del resto, era stata lei a tirarsi su la gonna e a invitarlo con la sua voce roca, la prima volta, a prenderla in mezzo all'erba e alle ortiche che costeggiavano la provinciale: dopo, lui aveva colto nei suoi occhi un'espressione di trionfo. E anche quel 2 agosto, quando lei gli aveva chiesto (avevano appena fatto l'amore, nella camera dell'Hotel des Voyageurs che da quasi un anno accoglieva i loro incontri clandestini): "Se io tornassi libera, faresti in modo da esserlo anche tu?", lui non aveva dato peso a quelle parole, non aveva percepito l'oscura minaccia che contenevano. Solo quando il marito di Andrée era morto in circostanze non del tutto chiare, e Tony aveva ricevuto da lei il primo di quei brevi, sinistri biglietti anonimi, solo allora aveva capito, e aveva cominciato ad avere paura... Ancora una volta, nel suo stile asciutto, rapido, implacabile, Simenon ci racconta la storia di una passione divorante e assoluta, che non indietreggia nemmeno di fronte al crimine. Anzi, lo ripete. Terminato a Noland nel giugno del 1963, La chambre bleue apparve a stampa l'anno seguente. È inedito in Italia. Di Georges Simenon (1903-1989), del quale si celebra quest'anno il primo centenario della nascita, è in corso di pubblicazione presso Adelphi la totalità dell'opera. Nell'autunno del 2002 sono apparsi Pioggia nera e, per la serie "Le inchieste di Maigret", Maigret e l'affittacamere e L'amica della signora Maigret. br Fonte: note di copertina

Il piccolo libraio di Archangelsk
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Libri Moderni

Simenon, Georges

Il piccolo libraio di Archangelsk / Georges Simenon ; traduzione di Massimo Romano

Milano : Adelphi, 2007

Biblioteca Adelphi ; 506

Abstract: Jonas non ce l'aveva con lei. Neanche adesso che se n'era andata. Sapeva che Gina non era cattiva. Anzi, era convinto che si sforzasse di essere una brava moglie. Gina era arrivata in casa sua come domestica; nella piccola libreria di libri d'occasione era entrata un giorno, ancheggiando e portandosi dietro un caldo odore di ascelle. Quando lui le aveva chiesto di sposarlo, sulle prime aveva rifiutato: "Ma lo sa che genere di ragazza sono io?" gli aveva chiesto. Sì, lo sapeva, come tutti in paese; ma voleva solo che lei fosse tranquilla. Ora lo aveva abbandonato, portandosi via l'unica cosa preziosa che lui possedesse, i suoi francobolli, e Jonas era stato colto da una vertigine. Per questo aveva cominciato a mentire. E per questo tutti, in paese, avevano cominciato a sospettare che fosse stato lui, il piccolo ebreo russo a cui nessuno era mai riuscito a dare del tu, a farla sparire. br Fonte: IBS

Maigret  e il  barbone
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Libri Moderni

Simenon, Georges

Maigret e il barbone / Georges Simenon ; traduzione di Laura Frausin Guarino

Milano : Adelphi, [2008]

Gli Adelphi ; 339

Abstract: Di solito non si ammazzano i poveracci, Maigret lo sa. Eppure qualcuno ha massacrato di botte e poi scaraventato nella Senna un inoffensivo barbone che viveva sotto un'arcata del pont Marie. Per fortuna un battello fiammingo diretto a Rouen con un carico di ardesia era ormeggiato lungo il quai des Célestins, e l'imponente Jef van Houtte l'ha coraggiosamente ripescato, salvandogli la pelle. Certo, François Keller detto il "dottore" è uno strano barbone, l'eccezione che conferma la regola, insomma. La padrona del Petit Turin, il bistrot dove andava a rifornirsi di vino, sostiene che l'ha miracolosamente guarita. Ma c'è di più: ha una moglie che vive addirittura sull'?le Saint-Louis e frequenta l'alta società, e una figlia, Jacqueline, che ha sposato un Rousselet, quelli dei prodotti farmaceutici. Cosa può averlo mai spinto ad abbandonare dall'oggi al domani la famiglia e una professione che amava, lasciandosi dietro solo una lettera? È nel suo oscuro passato che va cercata la chiave del tentato omicidio? Dai tempi del cavallante della Providence Maigret non si trovava di fronte a un così perturbante passage de la ligne, e questo caso lo appassiona come non mai. Nel suo letto d'ospedale, Keller lo scruta senza dire una parola. Eppure il commissario ha l'impressione di capirlo: appartiene alla gente perbene, ama l'ordine e il decoro, ma conosce l'altra faccia del mondo, gli emarginati, gli scarti, i nemici della società. E, incredibilmente, ne comprende il linguaggio segreto.

Maigret e una vita in gioco
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Libri Moderni

Simenon, Georges

Maigret e una vita in gioco / Georges Simenon ; traduzione di Guido Cantini

Milano : A. Mondadori, c1980

Oscar gialli ; 428

Delitto impunito
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Libri Moderni

Simenon, Georges

Delitto impunito / Georges Simenon ; traduzione di Simona Mambrini

Milano : Adelphi, 2023

Biblioteca Adelphi ; 750

Abstract: «Lo ucciderò». Non pensa ad altro Élie, da quando, nella pensione della signora Lange che è ormai diventata il suo rifugio e la sua tana, è arrivato Michel. Ventidue anni, capelli scuri e lisci, gli occhi di un nero profondo, la carnagione olivastra, Michel è il rampollo di un’agiata famiglia romena, ha la stanza migliore, viene nutrito e coccolato, e tutte le sere raggiunge nei bar di Liegi un gruppo di connazionali. Élie invece ha una zazzera rossiccia e crespa, labbra carnose e occhi sporgenti che lo fanno assomigliare a un rospo; sbarcato tre anni prima dalla natìa Vilnius per preparare un dottorato in matematica, occupa una stanza che non può permettersi di riscaldare, mangia pochissimo, esce di rado, non ha amici. Per Michel, convinto com’è che tutti debbano amarlo, non è stato difficile sedurre la figlia della signora Lange, quella Louise nella cui schiva presenza Élie ha sempre trovato «un che di dolce, di rasserenante». E lui, Élie, se n’è accorto, perché una sera li ha visti baciarsi – e perché li guarda, ogni pomeriggio, dal buco della serratura, inorridito e affascinato al tempo stesso. Sì, deve fare giustizia Élie, deve eliminare quell’intruso che è venuto a sconvolgere il suo quieto universo. Quell’uomo «felice in tutto e per tutto, sempre e comunque, in ogni momento della giornata». E lo farà – o almeno crederà di averlo fatto. Ma, ventisei anni dopo, in un paesino minerario dell’Arizona, se lo ritroverà davanti...

La neve era sporca
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Libri Moderni

Simenon, Georges

La neve era sporca / Georges Simenon ; traduzione di Mario Visetti

Milano : Adelphi, [1991]

Biblioteca Adelphi ; 240

Abstract: Frank ha diciannove anni ed è figlio dell'attraente tenutaria di una casa di appuntamenti in una città del Nord durante l'occupazione nazista. Freddo, scostante, insolente, solitario, Frank vuole in segreto una cosa sola: iniziarsi alla vita. E crede che il modo migliore per farlo sia uccidere qualcuno senza ragione. Con sbalorditiva sicurezza, Simenon entra nella testa di questo personaggio al limite fra l'abiezione e una paradossale innocenza e intorno a lui fa vivere, fino a dargli una presenza allucinatoria, il mondo della neve sporca, la sordida scena di una città dove tutto è tradimento, rancore, doppio gioco.

La camera azzurra
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Libri Moderni

Simenon, Georges

La camera azzurra / Georges Simenon ; [traduzione di Marina Di Leo]

Milano : Edizione Mondolibri, 2003