Trovati 35 documenti.
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Trovati 35 documenti.
Milano : Biblioteca Universale Rizzoli, 1985
Biblioteca Universale Rizzoli. [I tascabili libreria] ; 550/552
9. ed
Milano : Biblioteca Universale Rizzoli, 1995
Poesie / Saffo ; introduzione di Vincenzo Di Benedetto ; traduzione e note di Franco Ferrari
2 ed
Milano : Biblioteca universale Rizzoli, 1991
Milano : Biblioteca Universale Rizzoli, 1985
Biblioteca Universale Rizzoli. [I tascabili libreria] ; 550/552
Odissea / di Omero ; a cura di Franco Ferrari
Torino : Utet, 2001
Classici greci
Milano : Fabbri Editore, 1994
I grandi Classici Latini e Greci. Storia e Politica.
Persiani, Sette contro Tebe, Supplici / Eschilo ; introduzione, traduzione e note di Franco Ferrari
Milano : Fabbri Editori, 1994
I grandi Classici Latini e Greci. Teatro
Ciropedia / Senofonte ; introduzione, traduzione e note di Franco Ferrari
Milano : Biblioteca universale Rizzoli, 2001
Abstract: Dopo l'Anabasi, avvincente racconto di un'epica avventura, la Ciropedia e certamente l'opera più famosa di Senofonte, aristocratico ateniese nato intorno al 430 a.C. e vissuto gran parte della sua vita adulta nell'orbita della potenza spartana. br Di Ciro il Grande, fondatore dell'impero persiano, avevano già scritto, mescolando storia e leggenda, Erodoto e Ctesia. Ma non è sul piano della veridicità storica che Senofonte si confronta. A rivisitare le gesta del rè persiano lo spinge innanzitutto una riflessione politica che la situazione dei tempi sembra sollecitare, in una Grecia ormai disgregata ed esposta a radicali cambiamenti: br come si possono governare gli uomini e amalgamare in un sistema stabile genti diverse per tradizioni e costumi? Senofonte cerca una risposta nel passato; e in Ciro di Persia riconosce un modello ideale di monarca, assurto al potere non per gioco fortuito del caso, ma per concorso di elementi imprescindibili: la nascita, l'indole, l'educazione. In questa prospettiva egli plasma il racconto, modificando le tradizioni che non si addicono al suo disegno, e innervando la cronologia su una serie di episodi e aneddoti esemplari. E poiché è un grande narratore, limpido, spontaneo, elegante, egli riesce a dar vita a una sorta di romanzo, in cui ogni particolare - dai rigori dell'educazione persiana alla grazia dell'intimità domestica, dalle cacce ai riti religiosi, dalle imprese di conquista all'azione responsabile di governo - concorre a definire il carisma del protagonista: fino alla scena solenne della morte, che corona l'opera di Ciro con un testamento morale in cui tratti di cultura greca e persiana convergono in una sintesi suggestiva. br Un'opera armoniosa e piacevole, efficacemente illustrata dall'ampia introduzione di Franco Ferrari.
Milano : Biblioteca Universale Rizzoli, 1985
I classici della BUR
Abstract: Molte delle guerre antiche debbono la loro fama a miti o a personaggi leggendari: il cavallo di Troia, la battaglia delle Termopili, Alessandro, Annibale. Non è questo il caso del durissimo conflitto combattuto fra Atene e Sparta dal 431 al 404 a.C. Esso è famoso soprattutto per lo scrittore che ne lasciò memoria, Tucidide di Atene. La sua «Guerra del Peloponneso» — uno dei capolavori della letteratura classica — attinge i dati dall'esperienza diretta dell'azione militare (in cui lo storico fu impegnato finché un insuccesso: non lo costrinse all’esilio) e da una molteplicità di testimonianze da lui scrupolosamente vagliate: il che ne fa un documento di straordinario rigore. Ma l‘importanza dell'opera non si esaurisce in questo. Uomo colto, cresciuto nei circoli intellettuali dell’Atene di Pericle, Tucidide comprende di vivere un evento di eccezionale portata e lo assume come momento esemplare per un’analisi che mira a cogliere, al di la dei fatti, le forze profonde sottese ai processi della storia. La sua indagine si muove in un ambito esclusivamente umano, senza nulla concedere al favoloso e al soprannaturale. Né dei né oracoli parlano nelle sue pagine dense ed inquiete, ma solo uomini, dalle cui scelte dipendono gli eventi, in una stretta connessione di cause e di effetti. Chi legge può rivivere la tensione di un ventennio segnato da drammatiche prove — la peste, la guerra civile —può risentire, attraverso mirabili orazioni, l’eloquenza trasci-nante dei leader, come Pericle; ma è soprattutto indotto a riflettere su problemi che incessantemente si ripresentano alle coscienza storica: i meccanismi e la moralità del potere, i diritti e gli arbìtri. «Mi riterrò soddisfatto» scrive Tucidide «se quanto dirò sarà giudicato utile da coloro che vogliono capire con chiarezza i fatti passati, i quali, essendo la natura umana quella che è, torneranno prima o poi a ripetersi con modalità simili. Il mio lavoro non è rivolto a un pubblico contemporaneo, ma è scritto per l’eternità».
3. ed
Milano : Rizzoli, 1995
BUR Classici ; 668
Milano : Fabbri Editori, 1994
I grandi classici Latini e Greci. Teatro
Milano : Fabbri Editore, 1996
I grandi Classici Latini e Greci. Teatro
2. ed
Milano : Biblioteca universale Rizzoli, 1991
Ifigenia in Aulide / Euripide ; traduzione e note di Franco Ferrari ; prefazione di Eva Cantarella
Edizione speciale su licenza per Corriere della Sera
Milano : BUR, c2012
I classici del pensiero libero. Greci e latini ; 36
Edipo a Colono / Sofocle ; traduzione e note di Franco Ferrari ; prefazione di Edoardo Boncinelli
Milano : BUR ; Corriere della Sera, 2012
Poesie / Saffo ; traduzione e note di Franco Ferrari ; prefazione di Mario Andrea Rigoni
Milano : BUR ; Corriere della sera, 2012
Milano : Rizzoli, 1992
BUR Superclassici
Antigone - Edipo re / Sofocle ; traduzione e note di Franco Ferrari ; prefazione di Eva Cantarella
Milano : RCS Quotidiani, 2012
I classici del pensiero libero. Greci e latini ; 3
Iliade / Omero ; a cura di Franco Ferrari
Milano : Mondadori, 2018
Oscar classici ; 128
Abstract: Un mondo in cui la morte è elemento dominante viene inondato di luce metafisica e fissato nell'immagine crudele di una forma perfetta e priva d'ombra. È il mondo perduto degli eroi, la privilegiata arena dei campioni, l'universo aristocratico dei principi: murato nelle sue leggi inesorabili, segnato da un tempo limpido e breve, bruciato dall'eccesso di splendore. Roberto Calasso lo ha paragonato a un "immane masso abbandonato nella pianura"; un masso che pesa su tutto l'immaginario greco, un universo pietrificato che proietta sull'Occidente innumerevoli figure carismatiche Elena e Achille, Ettore e Andromaca, Priamo ed Ecuba, Patroclo, Paride, Odisseo, Aiace, Agamennone, Diomede -: spesso richiamate dal loro poetico Valhalla per diventare materia di dissertazione, di aneddoto, di dramma, di leggenda; ma pronte a rientrare nel loro ambito di privilegio e preclusione per riassumere, insieme al ruolo archetipico ed emblematico, il duplice volto dell'enigma. Nulla prima dell'Iliade, tutto dopo l'Iliade. Leggere questo poema significa ritrovare chiavi segrete, spesso dimenticate, che aprono mille porte: tutti gli aspetti di una grande civiltà hanno qui - e qui soltanto - le loro radici profonde.