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Mondo candido 1951-1953
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Guareschi, Giovannino

Mondo candido 1951-1953

BUR, 04/12/2018

Abstract: Nelle pagine di Mondo Candido 1951-1953 continuiamo a rivedere momenti della storia d'Italia del dopoguerra. Scorrono così sotto i nostri occhi l'alluvione del Polesine e la crisi governativa, le carenze e le inefficienze dello Stato, i fermenti patriottici dei triestini e la politica opportunista inglese che non voleva spiacere a Tito, gli strascichi della guerra civile con processi e polemiche alle quali Guareschi non si sottrasse, portando, al contrario, un contributo di forte desiderio di pacificazione e di giustizia (si leggano le pagine su Roasio e Moranino, partigiani rossi che si erano spinti oltre pure e semplici "azioni di guerra"), e gli strascichi sulle vicende dei prigionieri di guerra italiani in Russia. E quindi i temi dell'educazione della gioventù, della libertà di stampa, della spettacolarizzazione delle disgrazie, eccetera, eccetera: temi in gran parte ancora irrisolti ai giorni nostri. Il tutto, inframmezzato da spezzoni delle vicende tratte da "Mondo piccolo". Fu quello, infatti, il periodo che vide non soltanto il successo internazionale del primo volume di racconti con protagonisti il sindaco rosso Peppone e il grosso parroco della Bassa don Camillo, ma anche il primo film cui arrise un altrettanto significativo successo, e la pubblicazione del secondo volume, che doveva contribuire ad allargare ancora di più la fama di Giovannino. È, insomma, una rivisitazione della storia personale di Guareschi, ma nello stesso tempo della storia d'Italia, alla quale la sua figura e la sua opera sono strettamente legate. - Giovanni Lugaresi -

La famiglia Guareschi. Racconti di una famiglia qualunque 1939-1952
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Guareschi, Giovannino

La famiglia Guareschi. Racconti di una famiglia qualunque 1939-1952

Rizzoli, 04/12/2018

Abstract: "Perché io vi parlo sempre di me e della gente di casa mia? Per parlarvi di voi e della gente di casa vostra. Per consolare me e voi della nostra vita banale di onesta gente comune. Per sorridere assieme dei nostri piccoli guai quotidiani. Per cercar di togliere a questi piccoli guai (piccoli anche se sono grossi) quel cupo color di tragedia che spesso essi assumono quando vengano tenuti celati nel chiuso del nostro animo. Ecco: se io ho un cruccio, me ne libero confidandolo al "Corrierino". E quelli, fra i ventiquattro lettori del "Corrierino", che hanno un cruccio del genere nascosto nel cuore, trovandolo raccontato per filo e per segno nelle colonne del "Corrierino", si sentono come liberati da quel cruccio. Infatti quel cruccio da problema strettamente personale diventa un problema di categoria, e allora è tutt'altra cosa."

Mondo candido 1953-1958
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Guareschi, Giovannino

Mondo candido 1953-1958

BUR, 04/12/2018

Abstract: Quella passione di tutti che ebbe nome 'Trieste italiana', con le sofferenze, le ansie, le speranze culminate nel 1954 con la riunione della città all'Italia; le vicende polemiche del primo governo monocolore democristiano; la rivolta ungherese del 1956 schiacciata nel sangue questo e altro ancora ci raccontano le pagine del Mondo Candido 1953-1958. Sono pagine che ci riportano a una fase dell'Italia repubblicana coincidente con il boom economico, ma anche con le prime manifestazioni di una partitocrazia, di uno statalismo e di un dirigismo che invano un uomo eccezionale come don Luigi Sturzo cercò di contrastare, peraltro sostenuto dalle pagine del 'Candido'. Una linea di continuità con i tre volumi precedenti all'insegna del Mondo Candido è rappresentata dalla costante guareschiana sulla libertà dell'individuo, contro qualsiasi forma di statolatria, di dirigismo, all'insegna del senso dello stato, ma non dello statalismo. Tanti momenti della vita politica italiana e internazionale appaiono in questo Mondo Candido 1953-1958, ma ci sono anche non pochi capitoli di narrativa dilettevole e godibile, fra un'ironia che fa sorridere e un sentimento che commuove. Questo (e altro, ovviamente) era del resto Giovannino Guareschi: l'uomo delle scelte scomode, dell'amore sconfinato per la libertà dell'individuo, della fede animatrice della speranza e, da ultimo ('ma non ultimo'), del senso di umanità che prevale sempre sull'ideologia. − Giovanni Lugaresi -

La famiglia Guareschi. Racconti di una famiglia qualunque 1953-1968
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Guareschi, Giovannino

La famiglia Guareschi. Racconti di una famiglia qualunque 1953-1968

Rizzoli, 04/12/2018

Abstract: "Incominciamo come una favola" disse la Pasionaria. "C'erano una volta un bambino e una bambina che vivevano coi genitori in una casetta in mezzo ai campi. Il padre andava a lavorare in una città lontana e la madre rimaneva in casa a preparare la cacciatora di pollo per la famiglia. Il padre dei due bambini aveva due grossi baffi neri come il carbone. Ma una volta il brav'uomo rimase parecchio tempo lontano da casa e, quando tornò, la madre diede un grido. I baffi del marito non erano più neri ma candidi. "Ohimè, povero Giovannino!" Esclamò la moglie "Come sei diventato vecchio!" Ma l'uomo sorrise e rispose: "È Natale e la neve, cadendo dal cielo, ha coperto i miei baffi col suo bianco velo". E, così dicendo, scosse il naso e la neve cadde e apparvero i baffi neri come prima. E sui baffi luccicavano i palloncini variopinti e i fili d'argento e d'oro e le candeline dell'albero di Natale. La madre e i bambini pieni di gioia incominciarono a saltellare allegramente attorno al Baffo Natale e quella fu la più bella festa della loro Vita. Tanti auguri di felicità e distinti saluti."

Mondo candido 1958-1960
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Guareschi, Giovannino

Mondo candido 1958-1960

BUR, 04/12/2018

Abstract: Passano i mesi e gli anni, ma lo spirito battagliero, la forte polemica di Giovannino Guareschi non vengono meno. Così è anche nelle pagine di questo Mondo Candido, che si riferiscono al periodo 1958-1960. Sono gli anni del tramonto dell'esperienza centrista degasperiana e delle forti avvisaglie di un orientamento a sinistra del partito di maggioranza relativa. La polemica guareschiana non prende di mira soltanto il mondo dei partiti, ma un più generale clima di abdicazione al senso di responsabilità personale, di dignità e di onestà che devono essere prima patrimonio del singolo, se vogliono, o devono, poi diventare patrimonio di un popolo, di una nazione. Guareschi si conferma critico del costume, coscienza che avverte al loro nascere fenomeni di crisi: dal pettegolezzo sempre più diffuso e diseducativo sui giornali, sui rotocalchi, all'invadenza della televisione, dall'abbandono dei valori umani a favore di un progresso scientifico che si allontana da quei valori medesimi, allo strapotere della partitocrazia, a scapito della centralità, della funzione, del Parlamento. È polemica sia scritta che disegnata, nel senso che questo Mondo Candido 1958-1960 offre, come i precedenti, un campionario di vignette eloquente, ricco di umorismo, ma anche, in certi casi, di senso tragico degli eventi.Emerge da queste pagine l'autenticità di un messaggio che era non soltanto di parole, ma di testimonianza personale, convinta, sofferta, animata dalla fiamma di una fede radicata nel credo cristiano cattolico, vantando prima di tutto la libertà degli uomini. È in forza di questa realtà, di questo essere di Guareschi - in cui la letteratura è inscindibile dalla vita - che pur potendo talvolta (o anche spesso) dissentire dalle sue posizioni politiche, non possiamo non toglierci il cappello con grande rispetto davanti alla sua lezione e ripetere il suo "Teniamoci visti", anzi: non perdiamoci mai di vista, Giovannino, perchè queste tue pagine possono farci tanto bene Il che è bello e istruttivo! - Giovanni Lugaresi

Don Camillo della Bassa
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Guareschi, Giovannino

Don Camillo della Bassa

BUR, 04/12/2018

Abstract: Storie vere di gente vera, che per glorificare Dio o il Partito farebbe qualunque cosa, salvo una: dimenticare l'amicizia. Un'amicizia forte che lega da sempre i due personaggi più famosi e amati della nostra letteratura contemporanea. In 'Don Camilllo della Bassa' ritornano i racconti di 'Gente così' e 'Lo Spumarino pallido' in cui riscopriamo il calore dell'affetto, della complicità e del cameratismo di don Camillo e Peppone.

L'anno di Don Camillo
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Guareschi, Giovannino

L'anno di Don Camillo

BUR, 04/12/2018

Abstract: 'L'anno di don Camillo' raccoglie quaranta episodi scelti tra le centinaia e centinaia pubblicati da Guareschi su riviste e finora mai apparsi in un volume. In queste pagine ritroviamo i personaggi di sempre: il simpatico Don Camillo, l'irruente Peppone, il Brusco, lo Smilzo... Ed è un po' come ritrovarsi con vecchi amici che hanno ancora tante storie da raccontare. E noi li stiamo a sentire.

Chi sogna nuovi gerani? Autobiografia
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Guareschi, Giovannino

Chi sogna nuovi gerani? Autobiografia

BUR, 04/12/2018

Abstract: Autobigorafia della famiglia Guareschi, scritta con magistrale bravura da Giovannino.

Baffo racconta
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Guareschi, Giovannino

Baffo racconta

BUR, 04/12/2018

Abstract: Per favore, non disturbiamo Giovannino Guareschi. Lasciamolo lavorare in pace se, quasi quarant'anni dopo la sua scomparsa, riesce ancora a darci racconti come questi. Tutta roba tagliata in stoffa buona, uscita tra il 1941 e il 1967 su giornali diversi e mai raccolta prima in volume. Ritroviamo il Guareschi di sempre: uno scrittore che non si è mai finito di scoprire. L'atmosfera delicata in cui si muovono è quella del manifestarsi del mistero, di cui Guareschi si fa cronista. Narratore reverente e meravigliato che scrive di luoghi dove spazio, tempo ed eternità si danno convegno. Dove la gravità del mondo incontra la levità della Grazia. Alessandro Gnocchi

Chico e altri racconti. 33 storie di bambini e un fumetto
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Guareschi, Giovannino

Chico e altri racconti. 33 storie di bambini e un fumetto

BUR, 04/12/2018

Abstract: In quella Bassa padana, un tempo popolata dal prete e dal sindaco più amati d'Italia, ritroviamo una generazione tutta nuova: Chico, Gigino, Giacomino, Cesarino, la Gisa e Paolino I grandi rivali dell'epica di Guareschi, don Camillo e Peppone, si fanno da parte per lasciare spazio ai loro figli, nipoti e piccoli amici che scorrazzano per il Boscaccio: una masnada di ragazzini alle prese con gli aspetti più duri della vita, raccontati con sentimento e tocco poetico. Trentatré storie, scritte tra il 1942 e il 1966 e scelte dai figli dello scrittore, e il fumetto Ciccio Pasticcio e i due compari, ideato e disegnato dallo stesso Guareschi, diventano un grande libro di favole in grado di affascinare i lettori di ogni età.

Diario clandestino (1943-1945)
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Guareschi, Giovannino

Diario clandestino (1943-1945)

BUR, 04/12/2018

Abstract: Questo Diario clandestino, come scriveva Guareschi, "è talmente clandestino che non è neppure un diario". Ma sono pagine che erano state scritte nel Lager e per il Lager, e lette da Giovannino passando da baracca a baracca per regalare un sorriso o un motivo di riflessione ai compagni di prigionia.Pagine che possono dare un'idea di quei momenti, di quei pensieri, di quelle sofferenze.Guareschi in quei giorni tragici non cedette, né materialmente né, soprattutto, spiritualmente. Diceva: "Non muoio neanche se mi ammazzano". Non morì. E oggi è più vivo che mai.

Storie per chi non vuole dormire
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Labruna, Esteban

Storie per chi non vuole dormire

Sperling & Kupfer, 13/11/2018

Abstract: Miami 2003. John è solo, come sempre, nel suo appartamento arroventato da una torrida estate. Un uomo e una donna bussano alla sua porta con una proposta che non si può rifiutare. Un lavoro pagato profumatamente e all'apparenza innocuo: sbobinare delle registrazioni e metterle su una chiavetta. Ma c'è una condizione inquietante: non dovrà MAI rivelare a nessuno ciò che ascolterà. E la condizione non è negoziabile. John ha pochi soldi, un lavoro che non gli piace e una "maledizione" che tormenta le sue notti. Così accetta, e la trascrizione comincia. Voci inquietanti raccontano storie che lo terrorizzano, lo sconvolgono ma che allo stesso tempo lo attirano in modo irresistibile in un mondo al confine della realtà, in una discesa incontrollabile verso paure inimmaginabili. Novelle dell'orrore, incubi dannatamente reali, agghiaccianti esperimenti: nove creepypasta destinate a invadere il web più profondo e a penetrare nei recessi più nascosti dell'animo e della mente del lettore, lasciando un'orma incancellabile.

Depurati con acqua e limone secondo il tuo biotipo Oberhammer. Il rimedio naturale quotidiano utilizzato con successo da migliaia di persone
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Oberhammer, Simona

Depurati con acqua e limone secondo il tuo biotipo Oberhammer. Il rimedio naturale quotidiano utilizzato con successo da migliaia di persone

Mondadori, 27/11/2018

Abstract: Quante volte avete sognato di svegliarvi energici, riposati e soprattutto leggeri? Pancia gonfia, digestione difficile, alitosi, gambe pesanti, pelle rovinata, raffreddori frequenti, corpo poco riposato, oscillazione del peso: a ognuno di noi piacerebbe avere a disposizione un rimedio semplice, naturale ed economico in grado di aiutarci a risolvere i piccoli ma fastidiosi disturbi che ci fanno sentire a disagio con noi stessi e con gli altri. Siamo spesso convinti che non esista una soluzione facile perché, nonostante tutti gli sforzi, non abbiamo mai ottenuto benefici duraturi.È qui che interviene la lunga ricerca di Simona Oberhammer, la naturopata autrice di numerosi bestseller, che molte volte si è sentita chiedere se esistesse un passo introduttivo per cominciare ad avere risultati. Il rimedio lo trovi in questo libro e si basa su un concetto fondamentale: non bisogna solo occuparsi della "pulizia esterna" del proprio corpo ma anche della "pulizia interna" dell'organismo per depurarlo quotidianamente. Un organismo disintossicato è infatti un organismo sano. Simona Oberhammer ha quindi ideato il metodo della doccia interna con acqua e limone, un rimedio che però offre veri risultati solo se assunto seguendo indicazioni precise e ricette personalizzate in base al proprio biotipo Oberhammer (la struttura corporea e psichica che caratterizza ognuno di noi e condiziona il nostro benessere), lavando via dal corpo le scorie che vi si depositano.La sferzata di energia e i benefici regalati da questa abitudine mattutina cambieranno il vostro modo di affrontare la giornata: con un corpo in forma e libero dalle tossine, finalmente il percorso verso la salute potrà cominciare con il sorriso.

La bellezza sia con te
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Arslan, Antonia

La bellezza sia con te

Rizzoli, 20/11/2018

Abstract: "Nel cuore dell'uomo la speranza è come una fiammella: e uno dei più grandi peccati contro lo spirito avviene proprio quando viene cancellata o spenta. Ci vuole molto coraggio per cercare sempre di vedere il bicchiere mezzo pieno, per osare la ricerca del cane che salva l'uomo e non di quello che lo azzanna." È questo l'augurio di Antonia Arslan: che la fiammella della speranza non si spenga mai. In tempi troppo spesso bui, la segreta bellezza dell'altro è la sola fonte di salvezza, l'unica luce che possa liberarci dalle tenebre dell'intolleranza. E così non esiste crescita interiore senza condivisione, non c'è cammino senza incontro, non c'è amore per il Paese senza memoria delle origini. Lo sa bene la testimone diretta dello scambio tra popoli: lei che attendeva nella sua casa di Padova i parenti sparsi e divisi dalla diaspora, davanti ai quali spalancava gli occhi incuriosita dai racconti dei cibi armeni e dei colori vivaci delle miniature. O sempre lei che scopriva che il nonno Yerwant aveva dato ai suoi figli quattro nomi armeni ciascuno, nonostante avesse compreso che l'antica patria era perduta per sempre e avesse deciso di dedicarsi a quella nuova con inesauribile energia. Dopo esili e diaspore, partenze e abbandoni che hanno segnato indelebilmente il destino di Oriente e Occidente, navigare verso la tregua è l'unica direzione accettabile; e proprio attraverso queste pagine che narrano di meravigliosi mondi lontani, ancora una volta la scrittrice della Masseria delle allodole ci conduce verso l'intimo equilibrio degli affetti e la scoperta dell'altro.

Vivere con i libri. Un'elegia e dieci digressioni
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Manguel, Alberto - Sacchi, Duccio

Vivere con i libri. Un'elegia e dieci digressioni

Einaudi, 20/11/2018

Abstract: "Manguel ha tracciato una cartografia dell'eros della lettura. È il Don Giovanni delle biblioteche"."The Guardian""Uno scrittore scrive quello che può, un lettore legge quello che vuole", disse una volta Jorge Luis Borges. Intendeva che il lettore gode di una libertà che allo scrittore è preclusa: libertà di immaginare e di imparare, certo, ma anche libertà di leggere o non leggere un libro, di decidere cosa è o non è un classico, di ignorare le mode o gli obblighi di lettura. Un lettore o è libero o non è. Forse non è eccessivo definire Alberto Manguel, scrittore, traduttore, critico, direttore della Biblioteca nazionale argentina, il "lettore definitivo". E infatti nel corso di una vita intera dedicata ai libri ha costruito una biblioteca personale di oltre 35 000 volumi. Ma cosa succede quando si ritrova a dover traslocare dalla sua casa nella Loira a un piccolo appartamento newyorkese? Succede che deve scegliere quali volumi portare con sé e quali lasciare in un deposito, passarli in rassegna, uno dopo l'altro, e ascoltare la loro voce. La biblioteca di Manguel, a parte una manciata di esemplari, non possiede volumi particolarmente rari: è composta tanto di umili tascabili quanto di volumi rilegati in pelle, di novità luccicanti e di malconci libri che si porta dietro in ogni trasloco fin da quando era bambino, libri belli e libri brutti. Il fatto è che i libri raccontano tutti una storia. Non solo quella che c'è scritta dentro (che a volte non è nemmeno la piú importante), ma quella che si portano dietro. Perché ogni biblioteca è un luogo di memoria: sugli scaffali si succedono non solo i volumi ma anche il ricordo di quando leggemmo quel determinato testo, la città in cui l'abbiamo comprato, la persona che ce lo consigliò, il piccolo o grande dolore che quella lettura ha saputo lenire. Una libreria è una collezione di malinconie e di gioie, un repertorio di persone amate o dimenticate, un tributo alla speranza (o all'illusione) che quell'inerme massa di carta possa in qualche modo restituirci l'immagine degli individui che siamo. Cosí, mentre imballava la sua biblioteca e ne ascoltava la voce, Manguel ha scritto questa luminosa elegia con "dieci digressioni" che è tanto un diario di letture quanto una meditazione appassionata e urgente sulla lettura nel tempo presente; un'autobiografia e una riflessione sull'importanza delle biblioteche pubbliche e delle librerie per cucire insieme il tessuto civile di una comunità; una storia d'amore e di libertà degna di Eco e di Borges.

L'animale che mi porto dentro
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Piccolo, Francesco

L'animale che mi porto dentro

Einaudi, 20/11/2018

Abstract: "Quello che tenevo compresso dentro di me, nell'ora di educazione fisica o durante i film di Maciste, o certe sere quando andavo a dormire e avevo paura, era l'angoscia di dimostrare di essere maschio. Doverlo far vedere a tutti, ogni ora, ogni giorno, ogni settimana. E ogni volta misurare la mia inadeguatezza". "Se c'è qualcosa che mi dispiace molto, se ho un dolore fisico, se ho una scadenza, se devo risolvere un tarlo interiore, se ho dei dubbi, se ingrasso, se mi colpisce un lutto molto doloroso, se faccio un incidente per strada - ignoro; ignoro tutto. Vado avanti, non voglio intoppi. Continuo". Quella che Francesco Piccolo racconta è la formazione di un maschio contemporaneo, specifico e qualsiasi. Il tentativo fallimentare, comico e drammatico, di sfuggire alla legge del branco - e nello stesso tempo, la resa alla sua forza. La lotta indecidibile e vitale tra l'uomo che si vorrebbe essere e l'animale che ci si porta dentro. Perché esiste un codice dei maschi; quasi tutte le sue voci sono difficili da ripetere in pubblico, eppure non c'è verso di metterle a tacere. Tanti anni passati a cercare di spegnere quel ronzio collettivo per poi ritrovarsi ad ascoltarlo, nel proprio intimo, nei momenti piú impensati. "Dentro di me continuerò sempre a chiedermi: siete contenti di me? sono come mi volevate?" In un mondo da sempre governato dai maschi, capirli è la chiave per guardare piú in là. Per questo il racconto si nutre di tutto ciò che incontra - Sandokan e Malizia, i brufoli e il sesso, l'amore e il matrimonio, l'egoismo e la tenerezza - in un andamento vivissimo ma riflessivo, a tratti persino saggistico, che ci interroga e ci risponde, fino a ridisegnare il nostro sguardo.

Notti stellate
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Fonte, Marcello

Notti stellate

Einaudi, 20/11/2018

Abstract: Marcello è cresciuto nelle baracche lungo la fiumara di Marrani, alla periferia di Reggio Calabria, ed è alla fiumara che da bambino passa i pomeriggi. Tra carcasse di auto, elettrodomestici rotti e confezioni di caramelle scadute, in quella discarica a cielo aperto la sua fantasia trasforma tutto in gioco. È lí che porta il suo cane pieno di zecche, che sfoglia riviste porno, che si nasconde quando la madre lo fa arrabbiare. A casa non c'è nemmeno il bidet e lui dorme nel letto dei genitori: il padre zappa, e la madre, personaggio indimenticabile, per quanto ci provi non riesce ad arginare le sue rivolte; di sette figli, è proprio il piccolino a dare piú problemi. Come accade solo nei migliori romanzi, comico e tragico si fondono nelle avventure di questo ragazzino sedotto e spaventato dalle cattive compagnie, troppo povero per sognare un riscatto, ma cosí capace di meraviglia che non può non cercarlo con tutto sé stesso."Dentro la pancia di Rosa c'ero io, che arrivavo insieme al giardino. Il nome fu tanto discusso, dato che i nonni erano stati accontentati tutti. Mamma si era fissata che mi voleva chiamare Maurizio, ma a papà questo nome suonava male. Gli venne in mente allora un amico di mio fratello Antonio, un ragazzetto buono, educato, che si chiamava Marcello. Sperava che se mi metteva il suo nome uscivo come lui. Invece no: focu fu".

È tutto calcolato! Teoremi e funzioni per risolvere i piccoli problemi quotidiani
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Baglioni, Lorenzo

È tutto calcolato! Teoremi e funzioni per risolvere i piccoli problemi quotidiani

Mondadori, 27/11/2018

Abstract: "E a che ti serve?" "Devi forse imparare a fare il resto alla cassa del supermercato?" E giù, grasse risate, dando di gomito all'amico accanto. Ecco questa era solo una delle tipiche reazioni che suscitavo negli altri quando con ingenua naturalezza affermavo: "Studio matematica all'università".Il ganzissimo Lorenzo Baglioni, quello delle canzoni sulle leggi di Keplero e de Il congiuntivo, portata a Sanremo, ha scritto questo libro insieme al fratello Michele come risposta a anni e anni di sfottò. Cresciuto a Greve in Chianti (FI), ha coltivato la sua passione per le discipline scientifiche in un paese dove perlopiù si coltiva la vite per fare il vino. Liceo scientifico e poi laurea in matematica all'Università di Firenze, generando in amici e conoscenti un moto perpetuo rettilineo uniforme di sarcasmo dritto in faccia: "Roba inutile...", "Pippe mentali...", "Prr, io in matematica ho sempre avuto 3!", affermato con un certo orgoglio.E invece sapere la matematica aiuta davvero a vivere meglio, come si accorgerà il lettore di questo libro, grazie agli utilizzi pratici proposti dall'autore. Le disequazioni servono, ad esempio, a capire se lei/lui ci sta, semplicemente mettendo in rapporto le aree dei messaggi inviati in chat. I logaritmi ci spiegano come cambia la percezione che abbiamo della bellezza delle ragazze quando si muovono in gruppo, aiutandoci a trovare quella che ci ruberà il cuore. E che dire della distribuzione binomiale di probabilità, che ci spiega come mai non riusciamo mai a trovare il decimo giocatore per una partita di calcetto? O del fatto che, tramite l'utilizzo di vettori e funzioni, siamo in grado di calcolare in maniera più precisa quanto sono efficaci i nostri post sui social network?Questo libro, brillante e divulgativo, è la grande rivincita di tutti coloro che hanno studiato al liceo scientifico, erroneamente considerati inferiori a quelli che hanno fatto il classico. Baglioni dimostra che chi sa di logaritmi, funzioni, equazioni e disequazioni è in grado di descrivere la realtà come e più di chi sa il latino e il greco antico.

Goals
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Vialli, Gianluca

Goals

Mondadori, 27/11/2018

Abstract: Gianluca Vialli, campione di Juventus e Sampdoria e poi allenatore di Chelsea e Watford, ha raccolto e raccontato 99 quotes e 99 storie sportive (l'ultima è autobiografica) che lo hanno ispirato e tuttora lo ispirano nella sua progressione di vita quotidiana. Ogni quote è strumento di meditazione e motivazione ed è collegato a ogni storia. "Goals" quindi va tradotto con "obiettivi" e non semplicemente con il suo significato meramente sportivo.

Dizionario inesistente
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Massini, Stefano - Caschetto, Beppe

Dizionario inesistente

Mondadori, 27/11/2018

Abstract: Attacismo, caransèbico, quèstico, zeissiano... sono solo alcune delle parole che costellano questo dizionario. Ma non affrettatevi a cercarne altrove il significato: non lo troverete, per il semplice fatto che non esistono. Viceversa, esistono eccome gli stati d'animo che queste nuove parole definiscono: un sorprendente catalogo di umanissime sfumature delle nostre emozioni. Ed è proprio per dar voce a questa variopinta tavolozza che Stefano Massini si è inventato un Dizionario inesistente, che dalla A alla Z ci accompagna in un meraviglioso viaggio letterario, in un rincorrersi di racconti straordinari.Da una carrellata di personaggi reali Massini crea un ventaglio di nuovissimi sostantivi, verbi, aggettivi, talmente efficaci da farti venir subito voglia di usarli nel parlare quotidiano. Ed ecco dunque sfilare l'inventore della penna a sfera László Biró (da cui birismo), i tenaci guerriglieri cileni Mapuche (che porteranno al verbo mapuchare), ma anche mostri sacri come Leonardo e Galileo, Leopardi e Kafka, passando per nobili del Seicento e miniere sudafricane, instancabili bugiardi e scienziati camerieri.Dopo lo straordinario successo di Qualcosa sui Lehman e dopo aver riscritto Sigmund Freud con irriverente libertà creativa, Stefano Massini ci incanta di nuovo con i suoi magistrali affreschi narrativi: è il tratto distintivo del suo essere un autore indefinibile, sopra ogni genere, acclamato come una rockstar nei massimi festival culturali italiani e nel suo seguitissimo appuntamento televisivo su La7 all'interno del talkshow "Piazzapulita".Con questa fucina di nuove parole l'autore si conferma un vulcanico rabdomante di storie, il cui istinto narrativo dipinge l'infinito labirinto di voci di cui risuona l'animo umano.