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Trovati 65801 documenti.

Il canto degli animali
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Isotta, Paolo

Il canto degli animali

Marsilio, 19/10/2017

Abstract: Gli animali non sono macchine. Provano sentimenti profondi solo in parte determinati dall'istinto. E li esprimono secondo rituali dell'istinto ma anche con una soggettività che nasce dalle esperienze e dall'intensità con la quale li sentono. Ogni animale ha la sua personalità, e lo sanno tutti quelli che vivono con un cane, un gatto, un uccello. La poesia – verso, narrazione, musica, immagine – è un altissimo strumento per capire, oltre che per affrontare, il mondo e la vita: manifesta e narra tale verità. Nel libro incontriamo delfini, balene, orche, cani, lupi, gatti, asini, cavalli, volpi, elefanti, cervi, giovenche, buoi, vacche, maiali, cinghiali, caproni, capre, agnelli, tigri, leoni, pantere, linci, furetti, scimmie, scoiattoli, foche, cammelli, canguri, topi, ricci, tassi, donnole, pipistrelli, usignoli, allodole, cuculi, cigni, upupe, albatri, falchi, aquile, gufi, civette, gazze, cardellini, anatre, oche, galline, galli, capponi, pappagalli, corvi, colombe, rondini, alcioni, gabbiani, pavoni, merli, tacchini, api, formiche, zanzare, ragni, libellule, rane, rospi, serpenti, tartarughe, pesci, seppie. Draghi e creature fantastiche che condividono le due nature: centauri, fauni, driadi, cavalli alati. Dei e le loro metamorfosi. Cantori divini che ammaliano bestie, piante, pietre. Questo è un racconto sulla reincarnazione poetica del mondo animale: ma un racconto non sistematico. L'autore lo ha scritto liberamente, passeggiando fra le arti lungo un'intera vita. La pagina di Paolo Isotta dipinge una Natura eterna e sempre nuova, pur se mai come ora minacciata; e i simboli antichi che in musica e in letteratura accompagnano gli animali. E mostra che la grande arte canta, con la comune origine, la nostra fratellanza. Il libro è dedicato "A tutti quelli che lottano contro la caccia, in cielo, sulla terra, nel mare".

Ho voglia di te
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Moccia, Federico

Ho voglia di te

Casa Editrice Nord, 02/11/2017

Abstract: "Federico Moccia è un uomo che scrive d'amore incontrando il favore di un pubblico ampio e vario, uomini e donne, adolescenti di ieri e di oggi."D - la Repubblica - Eva Grippa"Federico Moccia è un uomo che scrive d'amore incontrando il favore di un pubblico ampio e vario, uomini e donne, adolescenti di ieri e di oggi."D - la Repubblica - Eva Grippa"Federico Moccia è un uomo che scrive d'amore incontrando il favore di un pubblico ampio e vario, uomini e donne, adolescenti di ieri e di oggi."D - la Repubblica - Eva GrippaGin corre su Ponte Milvio e si ferma a metà. "Ecco, è questo qui."Step la guarda curioso. "Ma che cosa?""Il terzo lampione di fronte all'altro ponte... La vedi questa?""Mi sa che qualcuno si è sbagliato a legare il motorino...""Macché. Si chiama 'la catena degli innamorati'.Ci si mette un lucchetto intorno, lo si chiude e si butta la chiave nel Tevere.""E poi?""Poi… Non ci si lascia più."  Step è scappato. Da Babi, dalla madre, dagli amici. E adesso che è tornato ha scoperto che il mondo non lo ha aspettato. Tutto è uguale eppure tutto è cambiato. Ma forse è meglio così, è ora di andare avanti, di affrontare la vita invece di tentare di sfuggirle. E incontra lei, Gin, che è un nuovo inizio, una seconda possibilità. Lei, che è più forte del destino e che un destino se lo crea. Lei, così diversa da tutte... Lei, che però non è Babi...

Java 9
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Principe, Pellegrino

Java 9

Feltrinelli Editore, 10/10/2017

Abstract: Java è il linguaggio di programmazione che più ha rivoluzionato il mondo dell'informatica ed è oggi presente in ogni settore tecnologico, software e hardware.Questo manuale ne insegna le caratteristiche fondamentali e l'utilizzo con riferimento alla versione 9. I primi capitoli introducono le basi della programmazione in Java. Quindi si passa ad argomenti più specifici e complessi soffermandosi sulla grande novità di Java 9: i moduli. Viene dato spazio alla programmazione a oggetti, generica, funzionale e concorrente, e viene approfondito l'utilizzo di package, annotazioni, collezioni, fino ad arrivare ai meccanismi di Input/Output e la programmazione di rete.Ogni capitolo è corredato da numerosi esempi e listati da studiare e compilare, il cui codice sorgente è disponibile online pronto per essere eseguito in qualsiasi ambiente di sviluppo.

Peccato originale. Conti segreti, verità nascoste, ricatti: il blocco di potere che ostacola la rivoluzione di Francesco
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Nuzzi, Gianluigi

Peccato originale. Conti segreti, verità nascoste, ricatti: il blocco di potere che ostacola la rivoluzione di Francesco

Chiarelettere, 09/11/2017

Abstract: - Evita assolutamente di conoscere i nomi dei correntisti.- E se invece li chiedessi?- Amico mio, avrai quindici minuti per mettere in sicurezza i tuoi figli.Conversazione telefonica riservata tra l'ex presidente Ior Ettore Gotti Tedeschi e un uomo delle istituzioni Le verità che mancavano.I segreti e le paure di papa Luciani.La trattativa mai svelata sul caso Emanuela Orlandi.I documenti riservati dello Ior.I conti correnti di papi, cardinali, attori famosi e politici.La verità sulle dimissioni di Ratzinger.La battaglia sotterranea contro le riforme di Francesco.Gli abusi sessuali tra i chierichetti del papa che vivono in Vaticano.L'imperversare della lobby gay.  Dopo "Vaticano Spa", "Sua Santità", "Via Crucis", tre inchieste che ci hanno introdotto nelle stanze e nei segreti più profondi del Vaticano, in questo nuovo libro Gianluigi Nuzzi ricompone, attraverso documenti inediti, carte riservate dall'archivio Ior e testimonianze sorprendenti, i tre fili rossi – quello del sangue, dei soldi e del sesso – che collegano e spiegano la fitta trama di scandali, dal pontificato di Paolo VI fino a oggi. Una ragnatela di storie dagli effetti devastanti, che hanno suscitato nel tempo interrogativi sempre rimasti senza risposta e che paralizzano ogni riforma di papa Francesco.L'autore ricostruisce finalmente molte verità che mancavano, a cominciare dal mistero della morte di papa Luciani e il suo incontro finora mai divulgato con Marcinkus; la trattativa riservata tra Vaticano e procura di Roma per chiudere il caso Emanuela Orlandi; i conti di cardinali, attori, politici presso lo Ior, tra operazioni milionarie, lingotti d'oro, fiumi di dollari e trame che portano al traffico internazionale di droga; l'evidenza di una lobby gay che condiziona pesantemente le scelte del Vaticano, tra violenze e pressioni perpetrate nei sacri palazzi e qui per la prima volta documentate.Ecco il "fuori scena" di un blocco di potere per certi aspetti criminale, ramificato, che continua ad agire impunito, più forte di qualsiasi papa (Ratzinger è stato costretto alle dimissioni aprendo però la strada a Bergoglio), sempre capace di rigenerarsi, che ostacola con la forza del ricatto e dei privilegi ogni tentativo di riforma.

La gente. Viaggio nell'Italia del risentimento
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Bianchi, Leonardo

La gente. Viaggio nell'Italia del risentimento

minimum fax, 12/10/2017

Abstract: Dieci anni fa usciva La casta, un libro che ridefiniva il discorso politico italiano: la fine dei partiti tradizionali, l'odio per le élite in generale, l'indignazione di chi si sentiva escluso e defraudato. Oggi quel risentimento si è rovesciato in orgoglio: la fine della politica come la conoscevamo non ha generato un vuoto, ma una galassia esplosa di esperienze tra il grottesco, il tragico e l'apocalittico. Dai forconi alle sentinelle in piedi, dai "cittadini" che s'improvvisano giustizieri alle proteste antimigranti, La Gente è il ritratto cubista dell'Italia contemporanea: un paese popolato da milioni di persone che hanno abbandonato il principio di realtà per inseguire incubi privati, mentre movimenti politici vecchi e nuovi cavalcano quegli incubi spacciandoli per ideologie. Leonardo Bianchi ha scritto il miglior reportage possibile su un paese che non si può raccontare se non a partire dalle sue derive, e l'ha fatto seguendo ogni storia con la passione di un giornalista d'altri tempi, il rigore dello studioso che dispone di una prospettiva e di un respiro internazionali, e un talento autenticamente narrativo, capace di attingere a una ferocia e a una forza profetica degne di un romanzo di James Ballard.

Nel paese dei disuguali. Noi, i cinesi e la giustizia sociale
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Di Vico, Dario

Nel paese dei disuguali. Noi, i cinesi e la giustizia sociale

Egea, 06/10/2017

Abstract: Quando si parla di disuguaglianza la tentazione di inscatolare il mondo in una slide è fortissima ed esercita un fascino irresistibile soprattutto sugli economisti, ma giornalisti e sociologi non ne sono tuttavia immuni e il virus ha contagiato di recente anche i politici. L'intenzione, comune a tutti, è di ridurre ad unum la complessità del fenomeno per avere una facile narrazione. L'impressione però è che si tratti di una pia illusione: le contraddizioni del nostro tempo sono così ampie e aggrovigliate che la ricchezza di indagine e di approfondimento non deve essere considerata un handicap, ma addirittura una risorsa. Con questo spirito Di Vico raccoglie "storie" che – con il linguaggio e la metodologia dell'inchiesta giornalistica – indagano e raccontano singoli segmenti della società italiana, scelti con criteri diversi tra loro: perché restano poco illuminati, perché grazie a delle intuizioni sociologiche presentano aspetti inediti, perché spostandosi da territorio a territorio cambiano di segno o, infine, perché possono aprire nuovi capitoli dell'agenda di policy. Alle storie fanno da contrappunto ragionamenti e analisi che, mettendo assieme ciò che sappiamo dalla scienza economica, dalla sociologia e dalla psicologia sociale, si spingono fino a evidenziare i nessi che intercorrono tra il sentirsi disuguali, la crisi dei valori e il deficit di consenso che affligge le democrazie occidentali.

Parole e potere. Libertà d'espressione, hate speech e fake news
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Pitruzzella, Giovanni - Pollicino, Oreste - Quintarelli, Stefano

Parole e potere. Libertà d'espressione, hate speech e fake news

Egea, 06/10/2017

Abstract: Quali sono le sfide che l'esercizio su internet di alcune libertà fondamentali, e in primo luogo la libertà di espressione, pone oggi a chi studia il rapporto tra diritto costituzionale e nuove tecnologie? Qual è il giusto bilanciamento tra tutela del diritto di informare ed essere informato e le altre libertà di rilevanza costituzionale che inevitabilmente rischiano di entrare in conflitto quando fake news e hate speech entrano nell'orbita del diritto pubblico? Quali sono le soluzioni tecnologiche più adeguate per fronteggiare tali fenomeni? Sono queste le domande principali cui gli autori cercano di dare risposta attraverso un percorso di indagine che parte dalle origini del costituzionalismo contemporaneo in tema di libertà di espressione e si muove poi lungo le coordinate relative alla giurisprudenza della Corte suprema statunitense e delle Corti europee, nel processo di transizione dell'esercizio di diritti e libertà fondamentali dal mondo degli atomi a quello dei bit.

Storie fantastiche e storie di domani
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Arpino, Giovanni

Storie fantastiche e storie di domani

Lindau, 12/10/2017

Abstract: Da: Racconti di vent'anniContiene: La pavona, Gaby la nana, La babbuina, Gatto mammone, Una luna di troppo, La strega bambina, Un addio, Bobby sapiens, Prima delle bandiere, Bambola per la sposa, L'ultimo angelo.Pubblicato per la prima volta nel 1974, Racconti di vent'anni raccoglie le opere brevi di Giovanni Arpino apparse in La babbuina e altre storie e in 27 racconti, più 25 inediti. Snodandosi lungo un percorso che va dai racconti realistici a quelli che si potrebbero definire "dell'assurdo", dalle narrazioni "del sabato sera" – in cui alcune figure della letteratura mondiale, come Don Chisciotte, Faust e Sandokan, rivivono in chiave moderna – fino a quelle dell'ultima sezione, dove si getta una luce sulle manifestazioni del paranormale, l'intera raccolta è una giostra di caratteri, volti, casi, in cui la forma breve del racconto contiene il respiro ampio del romanzo.Attraverso la descrizione delle dinamiche di coppia, dei rapporti tra genitori e figli, della trama di relazioni che compongono la società italiana del suo tempo, Arpino ci restituisce l'immagine di un'umanità stretta tra le ineludibili necessità del reale e la fuga nella dimensione della favola: una situazione nella quale anche il lettore contemporaneo può facilmente riconoscersi.

Terre scomparse. 1840-1970
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Berge, Bjorn

Terre scomparse. 1840-1970

Ponte alle Grazie, 09/11/2017

Abstract: "Vi invito a considerarla come una raccolta di favole della buonanotte, volte a dare sostanza ai sogni e accompagnarti oltre la soglia del sonno."Un tempo erano nazioni fiorenti o poverissime, potenti o sottomesse: ora non compaiono più su nessuna carta geografica. Alcune figurano ancora su qualche libro di Storia, mentre altre sono veramente scomparse… Come sono nate? Cosa è accaduto? Perché sono svanite?L'architetto e ricercatore norvegese Bjørn Berge ha raccolto informazioni su queste terre, ha recuperato le loro cartine e ne ha ricostruito le vicende politiche, i personaggi, i profumi, i colori. Per ognuno di questi cinquanta Stati l'autore propone suggestioni su musica, letteratura, ricette e film. Le descrizioni, basate su fonti storiche o testimonianze dirette, trasportano il lettore indietro nel tempo e gli forniscono una visione originale e accurata di queste nazioni entrate nella leggenda. Un libro di Storia diverso da qualsiasi altro, che racconta il passato in modo inedito, restituendo un senso alle vicende di questi Stati e dando un significato nuovo all'idea di nazione."Vi invito a considerarla come una raccolta di favole della buonanotte, volte a dare sostanza ai sogni e accompagnarti oltre la soglia del sonno".

Agguato sull'isola
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George, Elizabeth

Agguato sull'isola

Longanesi, 02/11/2017

Abstract: "Elizabeth George regna nell'olimpo delle grandi scrittrici di gialli."Los Angeles TimesL'isola di Guernsey, nel canale della Manica, è un luogo perfetto per nascondersi. Guy e Ruth Brouard vi hanno trovato rifugio al termine della Seconda guerra mondiale dopo un'avventurosa fuga dalla Francia. Un luogo paradisiaco dove i due possono coltivare la passione per l'arte al riparo dal resto del mondo. Quando China e Cherokee River, fratello e sorella, giungono sull'isola per portare ai Brouard i progetti di ristrutturazione di una nuova ala del loro maniero, saranno accolti da una strana, misteriosa atmosfera, fatta di personaggi ambigui, molti segreti e un delitto.

La donna che vestiva di rosso
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George, Elizabeth

La donna che vestiva di rosso

Longanesi, 02/11/2017

Abstract: "Elizabeth George scrive eccezionalmente bene, sviluppa trame brillanti e raggiunge un livello di coinvolgimento emotivo molto più profondo della maggior parte dei suoi colleghi. "The Times"Elizabeth George regna nell'olimpo delle grandi scrittrici di gialli."Los Angeles TimesDopo l'assurda morte della sua amatissima moglie, l'ispettore Lynley di New Scotland Yard cerca di superare il dolore con una vacanza in Cornovaglia, stordendosi in lunghe passeggiate solitarie lungo la costa. Ma l'angosciante pensiero della perdita di Helen, e del bambino che la donna aspettava, continua a tormentarlo. Un giorno, durante l'ennesimo giro, Lynley s'imbatte nel corpo senza vita di un ragazzo, apparentemente precipitato dalla scogliera dopo un'arrampicata. Le prime rilevazioni mostrano però una realtà ben diversa.La cittadina turistica dove Lynley soggiorna sembra un posto assurdo per un omicidio, eppure appare ben presto molto chiaro che proprio di questo si tratta, e che un assassino molto astuto è pronto a colpire di nuovo?

Questo corpo mortale
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George, Elizabeth

Questo corpo mortale

Longanesi, 19/10/2017

Abstract: "Elizabeth George regna nell'olimpo delle grandi scrittrici di gialli. "Los Angeles Times"Elizabeth George scrive eccezionalmente bene, sviluppa trame brillanti e raggiunge un livello di coinvolgimento emotivo molto più profondo della maggior parte dei suoi colleghi."The TimesQuando il corpo di una giovane donna, colpito da numerose coltellate, viene rinvenuto in un isolato cimitero di Londra, Lynley e la sua squadra sono chiamati a intervenire. Ma questo non è un caso come gli altri: li condurrà infatti dalle cupe periferie londinesi allo Hampshire, una zona dell'Inghilterra sconosciuta ai più, un luogo bello e al tempo stesso inquietante, dove gli animali vagano liberi per le strade, i tetti sono ancora di paglia e gli estranei non sono i benvenuti. Una zona che nasconde segreti tragici, crudeli, efferati. Cosa ha portato la vittima dalla serenità apparente dello Hampshire alla caleidoscopica confusione di Londra, e chi poteva volere la sua morte? Sono troppi, e spesso misteriosi, i personaggi che si muovevano nella sua orbita: una pittoresca sensitiva, un violinista visionario che sente le voci degli angeli, un artista di strada che colleziona amanti; oltre a un ex fidanzato dal passato oscuro... Un puzzle intricato e sconvolgente, strutturato per condurre il lettore fino alla fine del romanzo con il fiato in gola.

Un giorno questo calcio sarà tuo. Storie di padri e figli, e di pallone
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Paglialunga, Fulvio

Un giorno questo calcio sarà tuo. Storie di padri e figli, e di pallone

Baldini&Castoldi, 25/10/2017

Abstract: Abbiamo spettacolarizzato il gioco più bello del mondo. Lo abbiamo finanziarizzato. Lo abbiamo corrotto.E adesso è il tempo di riflettere sull'eredità che lasceremoGiocare coincide, nella crescita di un uomo, con l'affinamento delle abilità, della sensibilità, delle emozioni. È insomma rapporto. Come quello che si stabilisce tra padre e figlio. Il calcio diventa allora uno strumento educativo, che trasporta valori da una generazione all'altra, che dà vigore all'efficacia delle regole condivise e alla magia del gioco di squadra, al tifo. È una questione quasi genetica, in fondo: è di padre in figlio che si trasmette la squadra del cuore. È di padre in figlio che si trasmette la passione.Fulvio Paglialunga racconta le storie dei più famosi genitori che hanno lasciato il gioco in eredità ai fi gli – da Cesare e Paolo Maldini a Bruno e Daniele Conti, da Jacky e Stuart Fatton a Valentino e Sandro Mazzola, da Peter e Kasper Schmeichel a Mazinho e Thiago Alcántara – fi no a raccontare cosa sia oggi il pallone in Italia. Perché altre nazioni hanno saputo creare intere comunità intorno al calcio, anche attraverso lo ius soli, mentre l'Italia continua a mettere ostacoli al tesseramento. Perché le Tv possono aiutare e non solo distruggere lo spettacolo. Perché il calcio italiano può risalire solo se torna a essere una cosa di famiglia, un valore."Mi fermo sempre quando vedo dei bambini giocare a calcio. È un'attrazione irresistibile, per me. Mi torna in mente una frase di Jorge Luis Borges: "Ogni volta che un bambino prende a calci qualcosa per strada, lì ricomincia la storia del calcio"."

Malùra
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Loforti, Carlo

Malùra

Baldini&Castoldi, 01/11/2017

Abstract: Uscito da un carcere palermitano dopo 13 mesi di custodia cautelare, Mimmo Calò, ex star di una trasmissione sportiva locale, non ha un piano, non ha un lavoro, non ha più una moglie. Ha solo una figlia, che però già a soli quattro anni sembra aver capito di doverlo odiare. In questo stato di crisi c'è però un'altra dolorosa frattura da sanare, anche se Mimmo non vuole ammetterlo: la fine del rapporto con il migliore amico Pier Francesco. Suo padre Pietro insiste ripetutamente perché i due facciano pace, preoccupato che anche il figlio possa distruggere un'amicizia importante come lui, più di quarant'anni prima, ha fatto con Fefè. "Se tu fai pace con lui, io faccio pace con quella cosa inutile", gli promette Mimmo, convinto che la cosa non possa verificarsi. Quando si accorge che il club di calcio che gli ha offerto un lavoro come allenatore è solo una copertura per attività illecite e si mette nei guai con dei criminali palermitani, l'ex giornalista decide di mollare tutto, togliere le tende per un po' e accettare la proposta del padre: compiere un lungo viaggio alla volta della Calabria, per recuperare l'amicizia perduta con Fefè. Mimmo, invece, non sembra disposto a onorare la promessa fatta. Per intercessione del padre, però, il giorno della partenza si presenta anche Pier Francesco. I tre sono costretti a partire insieme a bordo di una Ritmo dell'88,per un rutilante viaggio attraverso una Sicilia rovente e sgangherata, alla ricerca di se stessi e del vero significato dell'amicizia, dell'essere padri e dell'essere figli.

L'inevitabile. Le tendenze tecnologiche che rivoluzioneranno il nostro futuro
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Kelly, Kevin

L'inevitabile. Le tendenze tecnologiche che rivoluzioneranno il nostro futuro

Il Saggiatore, 12/10/2017

Abstract: Come vivremo fra trent'anni? Non siamo ancora in grado di prevedere il futuro, ma alcune risposte sono certe, o quasi. Per esempio, non avremo un'auto di proprietà: pagheremo per abbonarci a un servizio di mobilità e trasporto da utilizzare all'occorrenza. Anzi, non possederemo quasi nulla, ma quando ci servirà qualcosa potremo accedervi facilmente. La realtà virtuale sarà ormai "reale", farà parte di qualsiasi telefono cellulare. Dialogheremo con tutti i nostri dispositivi elettronici grazie a una serie predefi nita di gesti, e tutte le superfi ci saranno coperte di schermi interattivi, ognuno dei quali ricambierà puntualmente i nostri sguardi. Tutti gli aspetti della nostra vita quotidiana saranno tracciabili e registrabili, da noi stessi ma anche dagli altri. I robot e le macchine pensanti ci avranno rimpiazzati nei vecchi impieghi, ma non resteremo senza lavoro, perché nel frattempo proprio quelle tecnologie avranno creato nuove occupazioni.Trent'anni fa Kevin Kelly – uno dei fondatori della rivista Wired – previde che l'avvento di Internet avrebbe rivoluzionato il mondo. L'inevitabile descrive – con il saggio ottimismo che è proprio dei grandi visionari – la strada che l'innovazione sta tracciando per i prossimi decenni. Leggendo queste pagine saremo catapultati in un futuro nel quale l'intelligenza artifi ciale e immense reti di dati e saperi avranno permeato di conoscenza ogni aspetto della realtà umana; e tutto sarà fl uido, accessibile, condivisibile, interattivo e sempre in divenire. La prosa entusiasmante di Kelly ci farà vivere le nostre vite future, e osserveremo il nostro nuovo modo di lavorare, apprendere, giocare, comprare, comunicare con gli altri.Le forze tecnologiche che stanno riplasmando la società sono già attive, sono interdipendenti, e sono soprattutto inarrestabili. È inutile opporsi. Dobbiamo invece predisporci ad accogliere la complessa e stupefacente convergenza tra l'umanità e le macchine, una sinergia che spezzerà ogni confi ne nazionale e ogni legge dell'economia, e che a volte potrà produrre caos e scontento, ma porterà soprattutto straordinari benefi ci individuali e sociali.

Nottuario
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Ligotti, Thomas

Nottuario

Il Saggiatore, 12/10/2017

Abstract: C'è un ragazzo infetto dei suoi sogni, che finisce tra le grinfie di una strega, come nella migliore tradizione dei fratelli Grimm. E quale strana creatura fatta di stracci si trascina sul pavimento di una casa disabitata, anelando alla libertà? E poi: innominabili, abominevoli culti sotterranei, che cospirano per disfare il tessuto della realtà; notti buie, notti di Halloween illuminate solo dal ghigno mefistofelico delle zucche intagliate da mani rinsecchite; corpi che tornano dalla tomba, corpi umiliati e violati, corpi alieni che gravitano nelle profondità violacee dell'universo. Orrori senza volto, libri proibiti, ossa parlanti: la danza macabra che anima le pagine di questo diario notturno – forse l'opera più perturbante del maestro contemporaneo del terrore – non conosce pace.Consumato manipolatore di ombre, Thomas Ligotti proietta i suoi incubi sullo sfondo macilento di un'America che non conosce più il tepore rassicurante del sogno; un'America fosca e deserta, punteggiata di città fantasma e edifici cadenti, bui seminterrati, voli di scale che sembrano non portare a nulla, labirinti di cemento e mattoni e cavi elettrici dove si consuma la dannazione dell'uomo moderno: l'ignaro colpevole di un'oscura violazione che ha per sempre sancito la sua condanna a un'esistenza insensata, come insensati sembrano essere – seguendo la rivoluzionaria intuizione di H.P. Lovecraft – i meccanismi che governano l'universo.Non c'è eliso che aspetti il lettore fuori dal limbo in questi racconti che della weird fiction rappresentano un vertice: caduti, ceduti, crollati i confini che separano il mondo dei vivi da quello dei morti, il sogno dall'incubo, l'immaginazione febbrile dalla realtà anodina, non si dà salvezza per i protagonisti di Thomas Ligotti, costretti ad agitarsi senza sosta in un carnevale di specchi deformanti, ciascuno incapace di restituire immagini veritiere. Persino il linguaggio deve arrendersi di fronte all'indicibile cospirazione intessuta contro la razza umana da un cosmo indifferente non perché spietato ma perché insensibile. Solo rimane, come postremo esorcismo di cui queste pagine sono testimonianza inappellabile, un canto notturno, flebile dapprima e infine furente, levato contro il vuoto.

Distanza di sicurezza
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Schweblin, Samanta

Distanza di sicurezza

Rizzoli, 26/10/2017

Abstract: La chiamo "distanza di sicurezza", così definisco la distanza variabile che mi separa da mia figlia, e passo metà del tempo a calcolarla, anche se poi rischio più del dovuto. Una giovane donna di nome Amanda è febbricitante in un letto d'ospedale. Ai piedi del letto c'è un bambino, David. Non è suo figlio, e continua a fare domande. Cosa vuole sapere? E qual è la storia di David, colpito all'improvviso, all'età di sette anni, un mattino in riva a un ruscello, da un'intossicazione che per poco non l'ha ucciso? Amanda era partita qualche giorno prima da Buenos Aires con la figlia Nina per una breve vacanza nella campagna argentina. Lì aveva fatto amicizia con Carla, la madre di David, che le aveva raccontato un'orribile storia dai contorni soprannaturali sul figlio e la sua anima, costretta a "migrare" in un altro corpo. "Perciò questo è il mio nuovo David" le aveva detto Carla, "questo mostro". Tra la donna e il bambino fluisce una conversazione surreale, disturbante, all'interno della quale i limiti della paura prendono spazio, sempre più vasti, e dove la realtà e il sogno, qui nella forma di incubo, si alternano alla ricerca della verità. Giovane scrittrice argentina di indiscusso talento, Samanta Schweblin è minuziosa nella descrizione delle fragilità e delle minacce cui è impossibile dare un nome, far corrispondere un perimetro. Paure viscerali che qui hanno gli occhi di donne, di madri, inafferrabili e violente, potenti e inaccettabili.

Due racconti
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Romano, Lalla - Ria, Antonio - Tesio, Giovanni

Due racconti

Lindau, 02/11/2017

Abstract: "Un caso di coscienza""Io chiedo soltanto di contemplare in pace la bellezza del mondo". Tale è il mio grido del cuore, che viene chiarito qui appresso: "rifuggo dal "troppo umano". Le storie non mi interessano. Eppure so che solo le piccole storie esistono".E allora? Come posso aver avuto a che fare con un caso di coscienza? Trovare le parole per raccontarlo è stato il mio compito, intorno al "caso" che mi coinvolse tanti anni fa. La sorte – la mia, naturalmente – mi ha offerto una circostanza, per cui ho potuto abbinare i due impegni: indagare – dentro la mia coscienza – sulla piccola storia, e nello stesso tempo (in senso letterale, cioè negli stessi giorni, nelle stesse ore) contemplare la bellezza del mondo, per di più nella forma che per me è di massimo conforto: una vista di montagne in un amplissimo giro d'orizzonte, e, vicinissima, intrigante, la vita minuta degli insetti: cavallette, grilli, api. La contemplazione, in alternativa, ha certo favorito la concentrazione, ma questa soltanto è creativa.La mia memoria è sapiente; è fedelissima, però solo per rari momenti, così che il passato è insieme presente: in quanto essa non crea flusso, ma rivela (inventa). Il tutto è anche confessione? Necessariamente.– Lalla Romano"Ho sognato l'ospedale"Le cliniche sono alberghi di lusso; l'Ospedale è un'altra cosa. Il compito dell'Ospedale è di natura primaria: l'esame del corpo, il controllo delle sue funzioni. Tale compito è sorretto da una disciplina ferrea, attenuata magari dalla gentilezza degli addetti. Punte di grottesco, di comicità involontaria, ma anche incontri umani sorprendenti rendono indimenticabile l'esperienza.L'occhio di uno scrittore trasforma il realismo dell'Ospedale in una visione fantastica (onirica): da ciò il "sogno dell'Ospedale". Ne può nascere un racconto "estremo".– Lalla Romano

Le ragazze invisibili
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Mankell, Henning

Le ragazze invisibili

Marsilio, 02/11/2017

Abstract: Henning Mankell sosteneva che il centro dell'Europa fosse Lampedusa. Quando nel 2001 scrisse Le ragazze invisibili, aveva già intuito con chiarezza le dimensioni del dramma che, sempre più imponente, negli anni avrebbe consumato le nostre coste e sconvolto gli equilibri dell'intero continente. Leyla, Tanja e Tea-Bag, le protagoniste di questo romanzo di sorprendente attualità, sono tre ragazze arrivate in Svezia cariche di sogni. In fuga da paesi disperati, credono di poter cominciare una nuova vita, ma si trovano invece a fare i conti con una solitudine incolmabile: circondate da mura di paura, devono ogni giorno conquistarsi il diritto di esistere. A prescindere da dove arrivano – che sia il Medio Oriente, l'Europa dell'Est o l'Africa – o dal motivo che le ha spinte ad andarsene, sono costrette in un infinito presente, senza più niente alle spalle e senza niente ad aspettarle. Paradossalmente, sono proprio loro, le "ragazze ombra", a riaprire le porte dell'ispirazione a Jesper Humlin, rispettatissimo poeta di Stoccolma. Ormai più interessante per la critica che per i lettori, Humlin sta vivendo un momento complicato, impegnato com'è a contrastare una fidanzata piena di pretese e la concorrenza di scrittori più intraprendenti di lui. Soprattutto, sta cercando di opporsi tenacemente alle insistenti richieste del suo editore, che vuole a tutti i costi convincerlo a scrivere un poliziesco.Nel tentativo di recuperare la sua vena creativa, Humlin coinvolge rifugiati e illetterati in un corso di scrittura, lasciando che Leyla, Tanja e Tea-Bag lo conducano per mano al di là di un confine impercettibile, mostrandogli la sua arte, e il suo stesso paese, in una nuova prospettiva. In questo curioso romanzo ritroviamo un Mankell insolito, capace di mescolare i generi con originalità – dalla commedia al romanzo sociale, fino al teatro dell'assurdo – e di offrire al lettore qualche pagina di pura poesia. E ritroviamo anche i temi a lui più cari, quelli che attraversano tutta la sua opera, dalla serie del commissario Wallander ai romanzi legati all'Africa, confermandolo acuto e ironico osservatore della società, scrittore autentico, in grado di dare una voce a chi non la possiede e un volto a chi è invisibile.

Quando l'Europa è diventata cristiana
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Veyne, Paul - Lana, Emanuele

Quando l'Europa è diventata cristiana

Garzanti, 19/10/2017

Abstract: La conversione di Costantino al cristianesimo è uno degli avvenimenti decisivi della storia mondiale. Poco prima, nel 309 e nel 311, due feroci persecuzioni avevano provocato migliaia di vittime tra i seguaci del nuovo culto. All'epoca solo una piccola percentuale degli abitanti dell'immenso impero era di religione cristiana. Ottant'anni dopo il paganesimo sarebbe stato vietato, scomparendo per sempre dalla storia.Paul Veyne, uno dei massimi studiosi dell'antichità, individua le ragioni di quella svolta epocale: le cause storiche, che affondano le radici nella situazione politica dell'impero romano; ma anche le motivazioni personali, radicate nella psicologia di un sovrano che si riteneva il salvatore dell'umanità e che fu dunque in grado di compiere un gesto di straordinaria audacia.  Quando l'Europa è diventata cristiana ricostruisce la cornice di quella rivoluzione politica, culturale e religiosa, e ne analizza le conseguenze. La cristianizzazione dell'impero seguì un cammino tortuoso, che portò finalmente alla sintesi tra due sistemi di valori, cambiando profondamente sia la romanità sia la Chiesa, che convertì milioni di persone senza fare martiri. Ma quel processo lasciò anche cicatrici profonde: l'antisemitismo cristiano iniziò proprio allora a sedimentare i suoi veleni. Senza dimenticare che quegli eventi così lontani nel tempo riverberano ancora nel dibattito politico, come conferma la discussione conclusiva sulle radici cristiane dell'Europa. Veyne ci offre così una riflessione documentata e a tratti provocatoria sul rapporto tra ideologia e religione, tra monoteismo e psicologia, tra storia e politica.