In questa pagina ti proponiamo la classifica dei titoli più prenotati del sistema.

Includi: nessuno dei seguenti filtri
× Nomi Salgari, Emilio
Includi: tutti i seguenti filtri
× Materiale Risorse elettroniche
× Nomi Andreoli, Vittorino

Trovati 91 documenti.

La dittatura del denaro. Contro le menzogne dell'economia
0 0 0
Logo MediaLibraryOnline Risorsa locale

Andreoli, Vittorino

La dittatura del denaro. Contro le menzogne dell'economia

Solferino, 12/01/2024

Abstract: Da una parte il cervello, uno degli organi più complessi del corpo umano; dall'altra il denaro, come strumento da lungo tempo utilizzato per favorire il commercio, le attività umane e l'organizzazione stessa della società. Il loro rapporto non è mai stato semplice. Già Aristotele distingueva tra ciò che è "naturale", soddisfare le necessità primarie, e il "non-naturale", in cui è inclusa la ricchezza. Il denaro non ha alcuna caratteristica per rispondere alle dinamiche dei bisogni del corpo, della mente, delle relazioni con l'ambiente, naturale e sociale. Se esce dalla sua dimensione di strumento, genera anzi lotta, confusione, egocentrismi e maniacalità. Il denaro permette la "sopravvivenza ", ma anche il "potere", insito in quella parola "profitto" che per l'economia è la modalità per ottenerlo. E può produrre veri e propri disturbi di dipendenza quando da mezzo diventa fine ultimo, condizionando il presente e il futuro del singolo.In questo senso il minimalismo che nasce come rigetto in molti giovani, se non è un modello da proporre, rappresenta però un primo passo in cui si cerca un modus vivendi che prescinda dai condizionamenti alienanti della dittatura dell'economia. Il dramma, e nello stesso tempo la consapevolezza, è che di fronte al profitto l'etica umana viene dimenticata. Ecco perché – sostiene l'autore – occorre allontanarsi dal culto del Dio-denaro per tornare a un'economia dal volto umano, all'individuo e al suo significato di essere nel mondo. Una "psicoeconomia" del bene aperta a campi come quelli della fragilità dei sentimenti e delle relazioni e ai valori che sono alla base del vivere comune.

Le nostre paure
0 0 0
Logo MediaLibraryOnline Risorsa locale

Andreoli, Vittorino

Le nostre paure

BUR, 09/02/2011

Abstract: Viviamo in una società ogni giorno più complessa, e alle paure concrete - la violenza diffusa, la competizione esasperata, le crisi economiche - si affiancano quelle del nostro immaginario, comune o condiviso. Fantasmi e manie spesso sottovalutati, ma che in definitiva ci limitano più dei pericoli reali: privano la paura della sua funzione difensiva, rendendola un nemico subdolo. Andreoli, esperto indiscusso dei segreti della mente umana, ci guida con pagine precise ma accessibili a tutti in un ribaltamento di prospettive, per riprenderci in mano la nostra esistenza. Lo psichiatra dimostra come il modello classico - quello che considera gli esseri viventi il risultato meccanico di un adattamento all'ambiente - sia inefficace e impreciso: nella distinzione tra mondo esteriore e interiore, è quest'ultimo a condizionarci maggiormente. E solo confrontandosi a fondo con "l'universo dentro di noi" è possibile imparare a conoscere le angosce che ci rubano la vita, per cercare di esorcizzarle e sconfiggerle.

Lettera a un insegnante
0 0 0
Logo MediaLibraryOnline Risorsa locale

Andreoli, Vittorino

Lettera a un insegnante

BUR, 31/05/2011

Abstract: 'Un sentimento profondo ci accomuna: entrambi amiamo i ragazzi, che devono essere educati a crescere, a maturare, a vivere.'

La testa piena di droga
0 0 0
Logo MediaLibraryOnline Risorsa locale

Andreoli, Vittorino

La testa piena di droga

BUR, 31/05/2011

Abstract: Tossicodipendenza: un dramma antico, che si rinnova costantemente in nuove forme, nuove modalità, nuove sostanze e su nuove vittime. E che nasconde meccanismi complessi, disagi profondi, sofferenze irrisolte, ma forse non irrisolvibili. In questa inedita antologia di scritti, Vittorino Andreoli, uno dei primi studiosi in Italia a occuparsi del fenomeno alla fine degli anni Sessanta, unisce gli strumenti della psichiatria a quelli della farmacologia per approfondire e indagare le molte sfaccettature e le possibili chiavi di accesso a un problema che scuote pubblico e privato e mette in scena il dolore, un dolore evitabile. A partire da una rigorosa classificazione delle droghe - dall'eroina alla cannabis, dagli allucinogeni alla cocaina, fino alle droghe "casalinghe" come l'alcool e il tabacco -, completata da un'accurata descrizione dei loro effetti sul sistema nervoso e sul comportamento, Andreoli affronta il vasto tema delle radici psicologiche della dipendenza, l'aspetto più propriamente educativo della prevenzione e le delicatissime poste in gioco della cura e dei percorsi di recupero. In un volume che affianca descrizione scientifica, spunti teorici, esperienze cliniche e racconti di vita, si disegna così una storia della ricerca, dei trattamenti e degli approcci terapeutici degli ultimi quarant'anni. Che sono anche quarant'anni di errori. Da non ripetere.

Follia e santità
0 0 0
Logo MediaLibraryOnline Risorsa locale

Andreoli, Vittorino

Follia e santità

BUR, 31/05/2011

Abstract: Esiste un rapporto tra follia e santità? Un santo è per molti un esempio: ha vissuto nell'imitazione di Gesù, ha operato miracoli e ora siede nei cieli avendo raggiunto la perfezione umana; niente sembrerebbe più distante dal folle, il cui comportamento non è certo un modello, e che per secoli è stato considerato un posseduto dal demonio. Eppure i santi seguono una vita per molti aspetti folle: rifiutano i beni terreni, mortificano il proprio corpo e accettano il dolore come un dono. E, al contempo, la concezione medica e sociale di pazzia è mutata nel tempo, chiarendo quanto essa dipenda anche dalla cultura dominante. Non è allora possibile che il malato di mente sia incompatibile più con la vita terrena che non con il regno dei cieli? Andreoli fa un viaggio tra i santi per leggerli alla luce della follia, così come viene intesa oggi, fondendo le proprie competenze di psichiatra e al contempo la forte impronta culturale che da sempre contraddistingue i suoi studi, e rileggendo così l'uomo e il santo in maniera originale e inaspettata.

La fatica di crescere. Valori smarriti per un'adolescenza da ritrovare
0 0 0
Logo MediaLibraryOnline Risorsa locale

Andreoli, Vittorino

La fatica di crescere. Valori smarriti per un'adolescenza da ritrovare

Rizzoli, 18/08/2011

Abstract: Un mattino il signor Gregor Samsa si sveglia improvvisamente trasformato in uno scarafaggio. Proprio come il protagonista della Metamorfosi di Kafka, l'adolescente, travolto da un cambiamento che coinvolge il proprio corpo e con esso tutto il mondo che lo circonda, non si riconosce più, ha difficoltà a definirsi, non si piace.Non c'è dubbio che lasciare l'infanzia sia sempre stato difficile. Ma oggi come stanno le cose? Come affrontano gli adolescenti del nuovo millennio la faticosa avventura di crescere? Abbiamo gli eroi del nulla, dell'alcol, della droga, dei tragici "sabato sera", del presente senza futuro... Sono ragazzi che hanno perso fiducia in se stessi e negli altri, che faticano a superare ogni difficoltà e ad affrontare il dolore di vivere. E la famiglia, la scuola, la società non sanno, e forse non si impegnano sufficientemente per aiutarli. In questo libro Vittorino Andreoli riflette sulla grave crisi in cui versa l'adolescenza oggi, e pone l'attenzione sulle parole-chiave che possono aiutare a comprenderla meglio. Non un manuale di istruzioni per l'uso, ma un percorso che, modulato sui sentimenti, la percezione del corpo, il dolore, lo scorrere del tempo e l'immaginazione, invita al dialogo tra i giovani e con i giovani. Perché "l'adolescenza è una vita che viene condivisa"; e chi la sta affrontando, al di là di una morale rigida, deve essere capito e aiutato nella "fatica di crescere".

Lo psichiatra era matto
0 0 0
Logo MediaLibraryOnline Risorsa locale

Andreoli, Vittorino

Lo psichiatra era matto

BUR, 24/08/2011

Abstract: C'è chi si crede il priore di un antico monastero in Beozia e parla di Dio e dell'uomo; c'è un ladro omicida che sostiene che solo il furto conferisca un senso alla sua dignità di emarginato; c'è un ricco che rinnega il suo status sociale perché lo considera alla stregua di un crimine... In questa raccolta di racconti intensi e coraggiosi, oscillanti tra finzione e realtà, tra invenzione ed esperienze vissute, Vittorino Andreoli ci conduce a tu per tu con la sofferenza della pazzia e con quel mondo - personale e misterioso, ma ricco di spunti di profonda umanità - che ogni matto elabora e che è sempre desideroso di raccontare purché trovi qualcuno, come lo psichiatra senza nome che tesse il filo di queste storie, pronto ad ascoltarlo. Un viaggio inquietante e commovente alla costante ricerca del labile confine tra follia e normalità, ammesso e non concesso che quest'ultima esista.

Dialogo tra uno psichiatra e il suo paziente
0 0 0
Logo MediaLibraryOnline Risorsa locale

Andreoli, Vittorino

Dialogo tra uno psichiatra e il suo paziente

Rizzoli, 26/10/2011

Abstract: Undici sedute di psicoterapia raccontate e vissute in un dialogo incalzante tra uno psichiatra e il suo paziente. Mentre diminuisce l'angoscia del paziente cresce quella del terapeuta che dichiara di non poter più proseguire, come se si fosse trasformato nel malato e il paziente avesse indossato il camice della cura. Una metamorfosi inattesa che porta lo psichiatra al silenzio. Nello studio di psicoterapia aleggia il tema del senso della cura, quello della difficile definizione di malato e di terapeuta e il ruolo di un mondo che gira attorno in maniera forsennata e folle. Una storia in cui il lettore diventa ora paziente e ora psichiatra, in uno scambio continuo che mette in crisi la stessa identità di malato. Del resto tutto nel mondo ha perso identità e senso. E tutti sono malati compreso lo psichiatra che ora tace e chiude quello studio per sempre. Un racconto, o forse un diario, che ci porta a rivivere quei dialoghi come si fosse distesi su un lettino dentro se stessi alla ricerca di un senso che dica almeno se si è malati o sani di mente. Una storia affascinante che è al contempo un saggio straordinario sulla condizione umana e una riflessione che non riguarda solo la psichiatria e la psicanalisi, ma la follia del mondo e dell'uomo dentro il mondo.

Il denaro in testa
0 0 0
Logo MediaLibraryOnline Risorsa locale

Andreoli, Vittorino

Il denaro in testa

BUR, 11/01/2012

Abstract: Vittorino Andreoli per la prima volta pone sul lettino dello psichiatra i temi dell'economia e mette a nudo la società moderna, ossessionata dal denaro, terrorizzata dallo spettro della povertà. Quando i soldi si insinuano nella vita delle persone instillando dubbi, minando ogni sicurezza, mettendo in crisi le altre certezze; quando i soldi si trasformano in un virus che produce i sintomi della malattia, l'economia non basta. La psicologia ci aiuta a spiegare e a comprendere la natura illusoria del denaro - la falsa promessa che tutto si possa comprare, anche gli affetti - per ricondurlo invece alla sua condizione di semplice strumento, il cui uso irrazionale e scriteriato può arrivare a trasformare le esigenze in dipendenza, i desideri in angoscia. Quello che Andreoli ci propone non è una nuova teoria economica né una facile soluzione consolatoria, ma una riflessione su come anche l'etica sia potuta diventare oggetto di contrattazione, un percorso per riappropriarsi del vero significato della vita, delle relazioni interpersonali e del vivere civile.

Lettere al futuro. Per una educazione dei sentimenti
0 0 0
Logo MediaLibraryOnline Risorsa locale

Andreoli, Vittorino

Lettere al futuro. Per una educazione dei sentimenti

BUR, 26/03/2012

Abstract: Per la prima volta insieme LETTERA A UN ADOLESCENTE LETTERA ALLA TUA FAMIGLIA LETTERA A UN INSEGNANTE "Quando si rivolgono delle lettere ai giovani si scrive al futuro poiché il futuro è lo spazio che i giovani occuperanno. Ma le stesse lettere riguardano anche gli adulti poiché il loro senso, come un'ombra, proprio a quel futuro si lega." In un tempo di comunicazioni ultrarapide una lettera può essere vista quasi come un reperto di archeologia. Eppure la lettera "di una volta" è lo strumento dei sentimenti, la forma più adeguata a raccontare gli stati d'animo: le preoccupazioni, le paure, gli affetti, i desideri. Vittorino Andreoli ha scelto questa modalità intensa e appassionata per rivolgersi agli adolescenti e al mondo che li circonda. Oggi BUR raccoglie Lettera a un adolescente, Lettera alla tua famiglia e Lettera a un insegnante in un unico volume, a formare un epistolario sull'educazione, su come una generazione passa il testimone alla successiva, insegnando - e imparando - a vivere.

Nuovo Genesi
0 0 0
Logo MediaLibraryOnline Risorsa locale

Andreoli, Vittorino

Nuovo Genesi

BUR, 05/04/2012

Abstract: Dal silenzioso nulla, secondo il testo biblico, Dio creò il cosmo: un sistema in equilibrio, nel quale regnava l'armonia. Poi plasmò l'uomo che, a immagine e somiglianza di Dio, rimodellò il creato rendendolo un insieme di rumori, smog, movimento caotico e disordine: quel "mondo civilizzato" che sempre più schiaccia la natura. Ma se qualcuno si ribellasse a tutto ciò?Un uomo incapace di sopportare gli orrori della civiltà, che sogna di allontanarsi dai suoi simili per immergersi nel silenzio, è convito che esistano ancora frammenti di Eden che possono salvare il genere umano. Si mette così alla ricerca di una terra vergine, anteriore alla nascita di ogni cosa, dove la natura domini ancora incontaminata. Il luogo ideale per una seconda genesi, in cui la mano umana possa ripetere l'opera divina e tutto venga nuovamente alla luce in sette giorni, restituito alla perfezione originale.In questa sorprendente prova letteraria, Vittorino Andreoli ci fa riscoprire l'avventura della creazione vista e interpretata nella contemporaneità: una rinascita di ogni cosa che è prima di tutto la rifondazione di noi stessi.

Principia. La caduta delle certezze
0 0 0
Logo MediaLibraryOnline Risorsa locale

Andreoli, Vittorino

Principia. La caduta delle certezze

BUR, 11/04/2012

Abstract: L'uomo Attaccato sul vuotoAl suo filo di ragno Giuseppe Ungaretti "È tempo di incominciare un viaggio dentroi princìpi, che significa dentro l'uomo: di ieri, di oggi...per rendere possibile un futuro, l'uomo di domani." Vittorino Andreoli I princìpi che da secoli erano un punto di riferimento indiscusso non sembrano più guidare il nostro agire, mentre le scienze positive pongono più interrogativi che certezze. E in questo clima di disgregazione si è imposto uno stile di vita che mira soltanto ad arraffare, "qui e subito" e senza alcuno scrupolo, gli idoli di oggi: ricchezza, potere, sesso... Tutto è entrato in crisi: la politica, l'etica, i rapporti umani, il rispetto della vita e della morte, centrifugati in un teatro dell'assurdo dove si vive soltanto nell'"attimo presente" senza curarsi minimamente del futuro.In questo libro Vittorino Andreoli, da sempre attento ai problemi dell'uomo, ci guida in un viaggio, affascinante e doloroso, alla scoperta di quei princìpi che per secoli hanno guidato il nostro comportamento e delle cause della loro caduta. Un viaggio nel quale si racconta il declino di una civiltà che riuscirà a sopravvivere solo se troverà il coraggio di scoprire nuove basi su cui rifondare la propria identità.

Dentro la follia del mondo
0 0 0
Logo MediaLibraryOnline Risorsa locale

Andreoli, Vittorino

Dentro la follia del mondo

BUR, 11/04/2012

Abstract: Vittorino Andreoli, da sempre attento studioso della follia e dei suoi meccanismi, offre in queste pagine un'indagine sugli aspetti sovrapersonali dello squilibrio: quelle forme che si incarnano nella struttura sociale, influendo sul pensare e l'agire comuni. I saggi presentati indagano i momenti in cui la malattia si è addentrata nella Storia, portando a passaggi cruciali e terribili del nostro passato. Ilprogetto della soluzione finale hitleriana; il naufragio della rivoluzione sovietica, che ha prodotto una delle più crudeli dittature di sempre; la deriva di illegalità durante tangentopoli; le devastazioni della guerra irachena. Al contempo questi scritti restituiscono l'importanza di un'etica propria dell'agire, del comportamento singolo dentro una comunità, che è profondamente iscritto in ognuno di noi: il piacere del fare il bene per il bene, in antitesi della pulsione all'orrore e al malvagio.Andreoli ripropone qui, completamente rivisti e aggiornati, i quattro volumi - Colpa e vergogna (1994), Elogio della normalità (2002), La follia del mondo (2003) e Si fa presto a dire pace (2004) - che rappresentano il suo fondamentale contributo alla comprensione sociologica della pazzia.

L'alfabeto delle relazioni
0 0 0
Logo MediaLibraryOnline Risorsa locale

Andreoli, Vittorino

L'alfabeto delle relazioni

BUR, 18/04/2012

Abstract: "Famiglie, io vi odio!" gridava André Gide alle soglie del XX secolo, denunciando l'ipocrisia e gli odi che avvelenavano quell'istituzione da sempre considerata il rifugio affettivo di ogni essere umano. Molto tempo è trascorso, ma la situazione non è certo cambiata. La cultura attuale muta vertiginosamente distruggendo antichi valori e sostituendoli con il nulla, e così le famiglie si possono trasformare in inferni di solitudine o di violenza. Ma è ancora possibile salvare questa istituzione che è alla base stessa del consorzio umano? Sì, afferma Vittorino Andreoli, a patto che ognuno di noi sappia riconoscere la sua sfera d'azione e di intervento, rispettando quella degli altri e cercando di ricostruire tutti insieme un sistema di relazioni affettive in cui l'amore prevalga sui falsi idoli alla quale l'attuale pseudo-cultura dell''apparire' impone di sacrificare.

I segreti di casa Pascoli. Il poeta e lo psichiatra
0 0 0
Logo MediaLibraryOnline Risorsa locale

Andreoli, Vittorino

I segreti di casa Pascoli. Il poeta e lo psichiatra

BUR, 17/04/2012

Abstract: 10 agosto 1867: una fucilata colpisce a morte Ruggero Pascoli. Quella morte inattesa, seguita subito da quella madre, scatenerà una serie di eventi che faranno sì che la vita di Giovanni Pascoli si svolga sempre all'insegna della sofferenza. Prima la dura lotta per studiare; poi la voglia di ricostruire, proiettandosi nel padre, la 'vecchia' famiglia con Ida e Maria (Mariù); la determinazione ad affermarsi come insegnante e poeta; poi lo scatenarsi di un amore inconfessabile e impossibile; di un nubifragio nell'alcol per lenire un dolore tanto forte: una dipendenza, tenuta all'epoca segreta per non 'comprometterne' l'immagine. In questo saggio-indagine, Vittorino Andreoli studia il 'caso Pascoli', facendo parlare i documenti, visitando i luoghi in cui vissero Giovanni e le sue due sorelle, interpretando alla luce della psicologia fatti che erano stati stravolti dalle versioni ufficiali. Quali erano i veri rapporti che univano il poeta alle sue due sorelle? Perché al suo grande successo come docente e poeta, Giovanni reagì rifugiandosi nel mondo stravolgente dell'alcolismo? Perché la sua poesia, soprattutto nei momenti più alti, è sempre segnata dalla tragedia del senso della morte? Vittorino Andreoli ricompone un quadro che ci lascia sconvolti, confermando, ancora una volta, la verità di una celebre frase di Tolstoj: 'Tutte le famiglie felici si somigliano, ogni famiglia è infelice a suo modo'. Me la miravo accantoEsile sì, ma bella:pallida sì, ma tantogiovane! Una sorella!   Giovanni Pascoli

E la luna darà ancora luce
0 0 0
Logo MediaLibraryOnline Risorsa locale

Andreoli, Vittorino

E la luna darà ancora luce

BUR, 18/04/2012

Abstract: Non abbiamo tempo da dedicare ai malati, tanto più se vecchi o terminali e allora li indirizziamo verso ospedali, verso aziende simili a catene di "smontaggio" che "si prendono cura di loro e li accompagnano serenamente alla fine"   Vittorino Andreoli ha accettato con coraggio umano e letterario la sfida, immaginando una futuribile Città della morte concepita sul presupposto pseudorazionalista - e, in modo sinistro, attuale - della possibilità scientifica di separare la malattia dalla morte. E dà vita a un teatro che nel mettere in scena momenti topici del rituale della fine, svela anche quelli della sua rimozione. Il romanzo, che talora appare crudo, ci mette davanti alla nostra responsabilità di uomini che trascinati dai falsi miti inventati da fervida fantasia, sta finendo per dimenticare la sua reale natura animale. "L'uomo muore comunque: è una condizione del suo essere muore perché è uomo, non perché è malato"

Una piroga in cielo
0 0 0
Logo MediaLibraryOnline Risorsa locale

Andreoli, Vittorino

Una piroga in cielo

BUR, 17/04/2012

Abstract: Kouniò Baràm, chiuso in una stanza, cerca di dimenticare l'orrore che lo circonda e che avvolge la sua esistenza. Nel quartiere ghetto in cui vive con altri immigrati, a Verona, assiste impotente alla spedizione punitiva di 'bravi ragazzi' bianchi in sella a potenti motociclette in preda all'alcol e alla droga. Devastano indisturbati, stuprano, incendiano, uccidono, per noia o come giustizieri della notte. Ripensa e rivive il luogo magico che da Tireli, un villaggio dogon, lo ha portato ad approdare sulla terra dell'Occidente. Ha lasciato terre vastissime e silenziose, popolate dai suoi cari, fiumi maestosi, alberi giganteschi, donne e uomini che ti accolgono con un sorriso, per approdare a Marsiglia, e poi a Verona. E il contatto con l'uomo bianco e la sua civiltà diventa proposta di vita in un mondo fondato sulla violenza del potere, sull'ingiustizia, sul pregiudizio, sulla cieca sopraffazione. Ma non serve ribellarsi, e così Kouniò pensa di sottrarsi a questa proposta con un viaggio a ritroso, seppure fatto di solo desiderio, verso la terra dei suoi morti, vera terra promessa. Anche in questo romanzo, Andreoli, ci mostra con crudezza e partecipazione gli aspetti feroci e immani che contraddistinguono questa nostra società, troppo occupata a perseguire un folle e spietato delirio d'onnipotenza, ma ci dice anche che la via perduta la possiamo ritrovare fermandoci un momento e ripensando al passato da cui veniamo.

Il matto inventato
0 0 0
Logo MediaLibraryOnline Risorsa locale

Andreoli, Vittorino

Il matto inventato

BUR, 18/04/2012

Abstract: La follia appartiene all'uomo: una impronta della specie, dell'esistere. Vittorino Andreoli   Racconti, storie, vicende che si svolgono in quell'agghiacciante regno dell'assurdo che è molto spesso la realtà quotidiana, nella quale ciascuno di noi coltiva - apertamente, o in segreto - la propria follia, il proprio 'mal d'essere'. C'è - in queste parabole - chi scopre un insospettato strumento d'amore e chi, dietro una corazza apparentemente inscalfibile, cela segrete inconfessabili debolezze; c'è chi dispone di maschere per mille occasioni e chi crea un mondo virtuale di immagini schiacciando i pulsanti di un telecomando. Uomini che improvvisamente rinunciano al mondo per diventare barboni, prostitute che si raccontano favole per vivere, alcolizzati e drogati in cerca di un sogno impossibile Nessuno dei protagonisti e dei personaggi di questi racconti ha un nome che lo identifichi: sotto la personale sofferenza si cela e si rivela il volto di ognuno, circondato dalla follia e folle lui stesso. Vittorino Andreoli si accosta alla 'follia quotidiana' rinunciando alla schematica terminologia clinico-scientifica per mostrare la componente umana che la attraversa. Ne nasce un libro intrigante e inquietante, che rimanda a ciascuno di noi. Un'accesa tensione intellettuale che strappa il velo all'ipocrisia dell'apparente normalità.

Fuga dal mondo
0 0 0
Logo MediaLibraryOnline Risorsa locale

Andreoli, Vittorino

Fuga dal mondo

BUR, 18/04/2012

Abstract: C'era un silenzio irreale, cupo, profondo. Un silenzio di pietra, tombale, eterno. In quel cubo freddo, essenziale, storto, disadorno, privo di qualsiasi decorazione che non fossero le linee geometriche. Un silenzio scolpito per sempre. Vittorino Andreoli Fuga dal mondo è un'opera polifonica, che affianca un tormentato romanzo familiare, Novecento italiano, a uno scritto più allegorico, Tzero, teso a illuminare i fondamenti filosofici della narrazione. Verona, seconda metà del secolo scorso. Angelo Spini, erede di generazioni e generazioni di contadini, si affranca dal suo passato studiando e inventandosi un lavoro: quello appunto di inventore, di idee, progetti, marchi, slogan. Ben presto però si accorge che il suo bisogno di rivalsa sociale lo rende schiavo del potere, proprio di quel potere da cui avrebbe voluto liberare se stesso e la sua storia. Si costruisce allora una villa in collina a forma di cubo, sull'orlo di un precipizio, dove trovare la pace fuggendo dal mondo. Come se fosse il lato oscuro e inconscio della stessa storia, Tzero squarcia il velo di realismo che nasconde altre, più intense verità. Qui Andreoli scardina le strutture del romanzo classico per lasciare spazio a voci che dialogano in libertà sul mondo, la sua origine, la sua fine. Sul filo del delirio seguiamo i passi di un monaco, alter ego di Angelo Spini, che a sua volta si rifugia in un cubo, chiudendosi a qualunque ingerenza esterna. Vittorino Andreoli, attraverso questi due percorsi paralleli, torna ancora una volta a offrire la sua interpretazione della condizione umana, intessuta di paura, di solitudine e follia.

I giardini della miseria e altre storie
0 0 0
Logo MediaLibraryOnline Risorsa locale

Andreoli, Vittorino

I giardini della miseria e altre storie

BUR, 19/04/2012

Abstract: 'Dentro di me non ho mai sentito la duplicità delle culture. Io faccio sempre la stessa cosa, una sola: mi occupo dell'uomo, lo studio nel suo comportamento, in azioni che talora si fanno estreme e giungono a uccidere un altro uomo. Un comportamento che si fa follia e che pure parla dell'umanità.